Il bullismo oggi è un fenomeno spesso e purtroppo molto presente tra i giovani che sono frequentemente vittime di atti di violenza mentale e psicologica. L’U.O.S. Educazione e Promozione della Salute dell’Asp 3 di Catania ha organizzato un incontro a Librino per parlare e affrontare temi pratici sulla questione, con in primis il valore delle famiglie, della scuola e degli stessi servizi sanitari per una prevenzione che possa essere il più condivisa possibile.
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L’iniziativa rientra nel progetto promosso dall’Asp di Catania “Quartieri InSalute”, in collaborazione con l’Istituto Autonome Case Popolari. Ai nostri microfoni è intervenuta la Dott.ssa Emanuela Consoli, educatore professionale sanitario dell’Unità operativa di educazione e promozione della salute aziendale dell’Asp di Catania.
Dott.ssa Consoli: “Le persone utilizzano dinamiche di forze e violenza per autoaffermarsi come individui o come gruppi”
“Sicuramente il tema dell’informazione e della prevenzione in questo ambito è di notevole importanza.” Così la dott.ssa Emanuela Consoli che affronta il tema bullismo soprattutto tra i più giovani: “Molto spesso, sia i ragazzi vittima di bullismo e sia gli stessi bulli, sono delle persone che non si rendono conto delle problematiche che il bullismo può provocare. Tramite l’unità operativa dell’Asp stiamo cercando di sensibilizzare la popolazione con attività e progetti nelle scuole proprie perché le problematiche relazionali e affettive portano molto spesso questi ragazzi a utilizzare delle dinamiche di forza e di violenza per affermarsi e autoaffermarsi loro come individui o come gruppi. Quindi, cercare di spiegare quali sono le cause del bullismo, da dove nascono e come si manifestano o evolvono sono gli unici strumenti per cercare di contrastare questo fenomeno”.
“Il tema del bullismo deve essere affrontato in tutte le scuole”
Infine, la dott.ssa Consoli chiosa con un’analisi se il bullismo è un fenomeno culturale o meno: “Diciamo che il bullismo investe tutte le classi sociali e tutte le culture. Quindi, non è un fenomeno che si manifesta solo in culture specifiche, ma è presente a tutti i livelli. Deve essere affrontato all’interno di tutte le scuole di ogni ordine e grado, – conclude Consoli – perché non c’è il bullo a livello culturale, ma delle dinamiche relazionali che portano invece a dei fenomeni di bullismo”.