Bullismo, ora per difendersi, si potrà chiamare il 114 - QdS

Bullismo, ora per difendersi, si potrà chiamare il 114

Bullismo, ora per difendersi, si potrà chiamare il 114

giovedì 30 Gennaio 2020

Grazie a una proposta di legge, nuovi strumenti penali e monitoraggio nelle scuole italiane. Arrivano anche un numero di emergenza unico per tutto il territorio nazionale, attivo ventiquattro ore su ventiquattro, e un'app anti-violenza

Un numero telefonico di assistenza attivo ventiquattro ore su ventiquattro, il 114, una app anti-violenza e un monitoraggio costante su tutte le scuole italiane.

Sono solo alcune delle novità introdotte dalla proposta di legge sul bullismo che ha appena avuto il via libera da parte della Camera.

Il testo si compone di otto articoli e rappresenta un’estensione della legge sul cyberbullismo approvata nel 2017.

Previsto l’impiego di strumenti penali, con la modifica del reato di atti persecutori inserendo anche le “condotte di reiterata minaccia e molestia che pongono la vittima in una condizione di emarginazione”.

Viene modificata anche la contravvenzione prevista in caso di inosservanza dell’obbligo scolastico da parte dei genitori.

Si passa dall’attuale multa di trenta euro a una sanzione dai cento ai mille euro.

La proposta di legge, inoltre, chiede al Ministero dell’Istruzione un costante monitoraggio sugli istituti italiani per “determinare l’estensione dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo tra gli studenti, la percezione degli stessi fenomeni da parte dei docenti e dei dirigenti scolastici e, più in generale, la qualità del clima della classe”.

Lo stesso Miur dovrà creare una piattaforma di e-learning destinata ai docenti e finalizzata all’adozione di strategie antibullismo. Il servizio di assistenza alle vittime viene istituito presso la presidenza del Consiglio dei Ministri e sarà accessibile tramite il 114, servizio attivo h24 e gratuito.

Prevista anche la versione per smartphone che prevederà anche un servizio di messaggistica istantanea.

Infine, per avere un quadro sulla situazione e sulla diffusione del fenomeno in Italia, l’Istat dovrà assicurare una rilevazione annuale “sugli atti di bullismo che ne misuri le caratteristiche fondamentali e individui i soggetti più a rischio”.

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