Un ragazzo su cinque subisce atti di bullismo, ma il fenomeno ha un’incidenza minore al Sud. Sono solo alcuni dei dati emersi, intorno al fenomeno del bullismo e del cyberbullismo, dalla rilevazione che si è svolta dal 1° ottobre al 20 dicembre 2023, nell’ambito dell’indagine “Bambini e ragazzi: comportamenti, atteggiamenti e progetti futuri”, condotta dall’Istituto nazionale di statistica (Istat), con l’obiettivo di raccogliere informazioni su alcuni aspetti della vita quotidiana di ragazzi e ragazze tra gli 11 e i 19 anni residenti in Italia. Una specifica attenzione è stata dedicata ai ragazzi di cittadinanza straniera, tra i più colpiti dal fenomeno.
Per approfondire i temi del bullismo e del cyberbullismo abbiamo dato la parola a Vincenza Zarcone, presidente dell’Ordine psicologi della Regione Siciliana.
Esiste una chiara definizione tanto di bullismo quanto di cyberbullismo. Ma c’è, da parte dei più giovani, consapevolezza di ciò che questi fenomeni rappresentano, per evitare che con superficialità si pensi “tanto a me non riguarda”, “a me non succederà mai”?
“I ragazzi oggi sono sicuramente più informati su questi temi, ma l’informazione non sempre porta ad una piena consapevolezza delle conseguenze psicologiche, sociali e anche legali di questi comportamenti. Le frasi come “a me non riguarda” o “non succederà mai a me” riflettono una sottovalutazione del rischio ed un senso di distanza emotiva e cognitiva dal problema. La mancanza di consapevolezza, inoltre, favorisce…

