La Legge Finanziaria, all’articolo 1, commi 183-185, prevede l’esclusione di alcuni specifici prodotti finanziari per il calcolo ISEE. Si tratta di prodotti molto comuni nelle famiglie italiane (in particolare i prodotti di Poste Italiane), ma cosa dice l’INPS in merito? Al momento siamo in una situazione di stallo: lo scorso dicembre, le commissioni parlamentari hanno dato il via libera all’attuazione del regolamento del Governo, che però non è stato ancora emanato.
Il punto della situazione
Molti italiani in questi giorni hanno chiesto delucidazioni all’INPS, anche sulle pagine social ufficiali dell’Ente. Del resto, come anticipato, l’esclusione o l’ammissione di alcuni prodotti finanziari potrebbe determinare l’accesso o meno a Bonus o agevolazioni. Sulla pagina Facebook INPS per la Famiglia, gestita dall’ente, l’INPS ha confermato che al momento: “[…] Non ci sono aggiornamenti a riguardo”. Inoltre, si è fatta chiarezza sulla necessita di rifare l’intero processo, per chi necessita della certificazione, quando le modifiche per l’ISEE entreranno in vigore.
I titoli esclusi dalla Finanziaria per l’Isee
Quali sono i titoli esclusi dalla Legge Finanziaria del 2024? Partiamo dai Titoli di Stato, ovvero Buoni del Tesoro annuali e poliennale, per arrivare a tutti i prodotti di risparmio con obbligo di rimborso assistito dalla garanzia statale. In particolare, in quest’ultima categoria, rientrano:
- Buoni ordinari del Tesoro (BOT );
- CTZ (Certificati del tesoro zero-coupon);
- Buoni del tesoro poliennali (BTP);
- Certificati di credito del Tesoro (CCT);
- Buoni postali fruttiferi;
- Libretti di risparmio postale.
Chi possiede dunque questi prodotti dovrebbe vedere il proprio ISEE diminuire, fino al limite di 50.000 euro, anche mantenendo invariato reddito e patrimonio rispetto al 2024. Dunque, sarà più facile per tanti italiani, con un ISEE più basso, ad accedere a diversi Bonus o agevolazioni.
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