Buono vacanze, in Sicilia spesi quasi tre milioni di euro - QdS

Buono vacanze, in Sicilia spesi quasi tre milioni di euro

Roberto Pelos

Buono vacanze, in Sicilia spesi quasi tre milioni di euro

venerdì 07 Agosto 2020

Secondo i dati Mibact - Agenzia delle Entrate sull’iniziativa del governo per risollevare il turismo post-covid. Piscopo, delegato Federturismo per Sicindustria: “Gocce in un mare in tempesta. La fase autunnale è incerta”

PALERMO – È Messina la provincia siciliana con la più alta concentrazione di spese relative al Bonus Vacanze, la misura varata dal Governo e prevista dal “Decreto Rilancio”, per andare incontro agli italiani offrendo un contributo da 500 euro. Lo afferma il Ministero dei Beni culturali e del Turismo (Mibact) riportando i dati dell’Agenzia delle Entrate.

Nel comprensorio peloritano, infatti, sono stati utilizzati quasi due mila bonus; subito dopo viene Palermo e la sua provincia, seguita da Trapani.

Sul tema è intervenuto Toti Piscopo, delegato Federturismo per Sicindustria. “Mi sembra che i dati siciliani siano tutto sommato positivi, – ha commentato – sono entrati infatti oltre due milioni di euro, che costituiscono comunque linfa economica determinata anche da un target di vacanzieri che altrimenti non sarebbero andati nelle strutture ricettive, creando anche un nuovo tipo di turista ed è stata una linfa per le strutture di tutte e nove le province anche se, mi pare di capire che la parte del leone l’abbia fatta Messina con tutta la zona della costa che ovviamente è quella tradizionalmente turistica. Credo invece – prosegue il delegato di Federturismo per Sicindustria – che il grande neo di questi buoni riguardi il fatto che non è stato consentito commercializzarli attraverso le agenzie di viaggio, per cui come sempre avviene in questi casi, si crea un rapporto di disparità di trattamento tra categorie.

Tutto sommato il bonus ha risvegliato un po’ di più le motivazioni per andare in vacanza, ma sono delle gocce d’acqua in un mare in tempesta. Il dato di fatto reale è che il settore risente di una crisi immensa e ancora non si sono visti quei famosi aiuti alle imprese che erano stati promessi e dunque rimane da capire come si dovrà affrontare la fase autunnale.

Questi benefit del bonus vacanze – conclude Toti Piscopo – hanno riguardato ovviamente tutte le strutture ricettive e i villaggi vacanze posti vicini al mare, mentre il settore ricettivo riguarda anche alberghi e bed and breakfast che si trovano in città, che hanno sofferto e continuano a soffrire”.

Secondo gli ultimi dati dell’Agenzia delle Entrate, come dice il comunicato del Mibact, le prime tre regioni in cui si sono concentrate le spese sono l’Emilia Romagna, la Puglia e la Toscana dove, nell’insieme, è stato utilizzato più di un terzo dei bonus erogati. In Sicilia, nella provincia di Agrigento sono stati utilizzati 607 bonus in 21 strutture ricettive per un valore economico di 269.900 euro; a Catania si è fatto uso di 477 bonus in 40 strutture per un valore economico di 214.440 euro; nella provincia di Enna, in una sola struttura ricettiva sono stati utilizzati 75 buoni (35.550 euro); nella già citata Messina i bonus utilizzati sono stati 1.910 in 90 strutture per un valore economico di 869.979 euro; nel palermitano si è fatto uso di 1.167 buoni in 47 strutture (540.064 euro); a Ragusa e provincia sono stati utilizzati 373 bonus vacanze in 28 strutture ricettive per un valore economico di 173.626 euro; nel territorio siracusano è stato fatto uso di 322 buoni per le vacanze in 33 strutture (147.134 euro), mentre a Trapani e provincia sono stati utilizzati 1.095 bonus in 65 strutture ricettive per un valore economico di 502.491 euro, terza realtà siciliana, come detto sopra, dove si sono maggiormente concentrate le spese relative all’incentivo. Nessuna richiesta di buoni si regiatra nel comprensorio nisseno.

Il numero totale dei buoni utilizzati in Sicilia è 6026 in 325 strutture per un valore economico di 2.753.184 euro.

Sicilia, decima per spesa relativa al Bonus

La Sicilia si trova al decimo posto per quanto riguarda la ripartizione percentuale della spesa relativa al Bonus vacanze (4,7%) e per quel che attiene alle strutture ricettive aderenti sul totale (3,4%) secondo quanto evidenzia il Mibact, in questo caso la pagina Facebook, che riporta ancora una volta i dati dell’Agenzia delle Entrate. A primeggiare è l’Emilia-Romagna (16,3% e 12,7%), seguita dalla Puglia (9,9% e 4,7%) e dalla Toscana (7,4% e 7,3%); fanalino di coda la Val d’Aosta (0,2% e 0,9%).

Soddisfatto per l’iniziativa del Governo, il Ministro Dario Franceschini. “Superato il milione di bonus vacanze erogati e continuano ad aumentare le strutture ricettive che aderiscono a questa importante iniziativa che supporta il turismo e la spesa delle famiglie a reddito medio basso. – ha sottolineato – I numeri sono in crescita, dopo solo un mese dall’entrata in vigore sono più di un milione i bonus vacanze ottenuti attraverso l’app IO per un valore economico pari a 450 milioni di euro”.

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