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Burocrazia, illegalità, infrastrutture: Sud condannato

Burocrazia, illegalità, infrastrutture: Sud condannato

Analisi dell’Ufficio Studi Confcommercio su economia e occupazione nel Mezzogiorno dal 1995 ad oggi. Senza questi “freni” il Pil meridionale crescerebbe del 20%

ROMA – Sud sempre più distante dal resto d’Italia: negli ultimi 25 anni si è ridotta da poco più del 24% al 22% la quota di Pil del Mezzogiorno sul totale Italia e l’occupazione è cresciuta 4 volte meno della media nazionale. È quanto emerge da un’analisi dell’Ufficio Studi Confcommercio su economia e occupazione al Sud dal 1995 ad oggi.

La riduzione degli occupati, come conseguenza della perdita di popolazione (soprattutto giovanile, -1,6 milioni), e i deficit di lungo corso – eccesso di burocrazia, illegalità diffusa, carenze infrastrutturali e minore qualità del capitale umano – hanno determinato un continuo e progressivo calo del Pil prodotto dal Sud ampliando ulteriormente i divari con le altre aree del Paese.
Tra il 1995 e il 2020, infatti, il peso percentuale della ricchezza pro…        Per consultare tutto l’articolo abbonati cliccando sul link

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