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Cadavere Trieste, il giallo di Liliana Resinovic e le contraddizioni del marito

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Cadavere Trieste, il giallo di Liliana Resinovic e le contraddizioni del marito

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lunedì 10 Gennaio 2022

Nel mirino degli inquirenti il marito Sebastiano Visintin e l'amico Sterpin. Il movente potrebbe essere passionale o anche economico.

La Tac effettuata sul corpo della donna trovato nei giorni scorsi in un boschetto di Trieste nell’ambito delle indagini sulla scomparsa di Liliana Resinovic non ha risolto l’enigma dell’identità del cadavere, né soprattutto ha individuato le cause della morte. Lo ha reso noto il Procuratore capo di Trieste, Antonio De Nicolo in un comunicato precisando che l’esame è stato compiuto sabato scorso, come annunciato.

Il corpo è stato ritrovato all’interno di buste di plastica. Sul capo del cadavere, ancora altri sacchetti, che lasciano ipotizzare una morte per soffocamento.

Cadavere Trieste, è di Liliana Resinovic?

    Trova conferma, invece, il fatto che ci sia una “elevata probabilità” che si tratti della donna scomparsa ma, come per le cause del decesso, occorrerà attendere il risultato dell’autopsia, che verrà eseguita domani.

    La Procura ha anche fatto sapere che nell’ambito delle investigazioni, condotte dalla Squadra mobile di Trieste e coordinate dalla pm Maddalena Chergia, oggi la polizia scientifica esaminerà tutti gli oggetti che sono stati rinvenuti sul corpo della donna. Gli investigatori auspicano che da questo esame possano emergere elementi utili per la comprensione di quanto accaduto.

Le indagini

Gli inquirenti stanno passando al setaccio le immagini di una quindicina di telecamere di videosorveglianza che potrebbero aver ripreso il killer della 63enne scomparsa lo scorso 14 dicembre. Secondo quanto riferito dal marito – Sebastiano Visintin – al quotidiano “Il Piccolo”, avrebbero anche effettuato un sopralluogo in un magazzino di sua proprietà.

Si cerca di verificare anche le versioni fornite dal marito, a quanto pare contrastanti.
In un primo momento ha riferito che alcune telecamere avessero ripreso la moglie mente si recava alla stazione del bus. In un momento successivo, invece, ha detto che si fosse allontanata a piedi in sua assenza.

E ulteriori contraddizioni emergono sulle motivazioni della sua assenza: inizialmente aveva detto di essere andato a testare una fotocamera in biciletta, in un secondo momento di essere andato a consegnare dei coltelli ad alcuni esercizi commerciali.

L’amico Sterpin e il marito nel mirino degli inquirenti

Nel mirino degli inquirenti il marito e Sterpin, l’amico della donna ed ex fidanzato di molti anni prima.
Qualora fosse confermata l’identità del cadavere, resta da ricostruire il movente – passionale o economico, perché Liliana aveva detto di volersi separare e la casa, così come le utenze erano a lei intestate – e la dinamica del delitto. Capire dunque se sia stata uccisa sul luogo del ritrovamento del cadavere o se sia stata portata lì un in momento successivo.

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