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Caffè, ecco come sono cambiate le abitudini dopo il Covid

Caffè, ecco come sono cambiate le abitudini dopo il Covid
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Tra smart working e restrizioni legate alla pandemia, e di conseguenza l’accesso limitato a bar e ristoranti, cresce il numero di italiani affascinati dall’home bar. Diminuisce anche l’uso della moka.

Sono sempre di più gli italiani che amano preparare il caffè tra le mura domestiche e guardano con interesse al nuovo trend dell’home bar: è quanto emerge da una ricerca presentata da De Longhi e condotta da Nielsen su come sono cambiate le abitudini degli italiani nel corso dell’ultimo anno relativamente al consumo di caffè. Lo smart working e le restrizioni legate alla pandemia hanno limitato di molto l’accesso a bar e ristoranti e così cresce il numero di italiani affascinati dall’home bar.

Con oltre il 66% degli intervistati che dichiara di lavorare da casa 2 giorni o più a settimana e il 45% almeno 4 giorni, il caffè rimane un elemento imprescindibile della quotidianità, come testimoniato dal fatto che il 78% degli italiani ne beve almeno uno al giorno, principalmente a colazione e a pranzo.

Nonostante le limitazioni imposte, cambiano poco le quantità di caffè consumate: dai 4,6 caffè al giorno del periodo pre-pandemia si è passati ai 4,2 di oggi. Aumenta, passando da 1,9 a 2,4, la media giornaliera pro capite di caffè consumati in casa e cambia la percezione del gesto, non più dedicato generalmente al risveglio ma inteso come un momento di relax, di convivialità domestica e distrazione dal lavoro.

I gusti rimangono gli stessi, con il 63% degli italiani che continua a bere il classico espresso; anche se, guidati da questa nuova percezione del caffè come momento dedicato a se stessi, cresce il numero di coloro che consuma nuove tipologie di bevande a base di latte e caffè.

La crescente attenzione alla pausa caffè e il bisogno di un’esperienza di gusto migliore si sposa, da un lato, con il fatto che il 79% degli intervistati che si dice d’accordo o molto d’accordo sull’eventualità di spendere un po` di più per gustare un buon caffè anche a casa, dall’altro, con l’accresciuta cura della casa, intesa sempre più come spazio da vivere: circa il 64% del campione si è dedicato nell’ultimo anno a lavori o acquisti per migliorare il luogo in cui vive. In particolare la cucina, la regina degli ambienti domestici, con il 76% degli intervistati che ha scelto di investire in tal senso o intende farlo; di questi, più della metà (55%) ha acquistato o acquisterà elettrodomestici nuovi.

Per quasi il 40% degli intervistati l’home bar assume, quindi, un ruolo nuovo all’interno dell’ambiente domestico, con più della metà di questi (oltre il 20%) che ha già realizzato un angolo dedicato al caffè, mentre la restante parte è in procinto di farlo o lo farà in futuro. A ulteriore conferma di questo trend c’è la crescente ricerca di un caffè migliore, che ha portato circa il 14% degli intervistati ad acquistare una macchina per il caffè espresso durante il periodo della pandemia, e un altro 22% a dichiarare l’intenzione di acquistarne una. Circa il 73% di quanti hanno comprato una macchina per caffè espresso ha ammesso di averlo fatto mosso dal desiderio di bere un caffè più buono, stanco della moka o insoddisfatto del sistema utilizzato in precedenza. Non a caso per la preparazione del caffè, nell’ultimo anno, è diminuito l’uso della moka (dal 43% al 39%), in favore delle macchine per caffè espresso (dal 54% al 58%).