PALERMO – Expo Medicina 2025, il Salone dell’Innovazione Tecnologica in Sanità, tenutosi per quattro giorni nel capoluogo siciliano, è giunto alla sua conclusione. Sono state giornate di approfondimenti, dibattiti e incontri in cui hanno partecipato medici, dirigenti, visitatori, studenti e amministratori del settore provenienti da tutta Italia. Sono stati presentati dispositivi medici di ultima generazione, strumenti chirurgici avanzati, software per la gestione della salute e del benessere del paziente. Centrali, nell’ambito dell’importante manifestazione, le soluzioni innovative che hanno mostrato quanto il settore sanitario utilizzi sempre più l’intelligenza artificiale e la robotica negli interventi di alta precisione.
La chirurgia robotica
In questo senso, il dottor Ferdinando Granata, direttore del dipartimento di Chirurgia dell’Asp 6 e Direttore del Uo Ortopedia e traumatologia degli Ospedali di Partinico e dell’Ingrassia di Palermo, ha spiegato in esclusiva al nostro giornale: “La tecnologia robotica che è stata introdotta presso la nostra Asp all’Ospedale Ingrassia, prevede un sistema robotico maco che è assistito da un braccio anch’esso robotico. Questo sistema ci permette l’esecuzione di interventi di chirurgia protesica di anca e di ginocchio, nonché tra qualche anno anche per la spalla, in maniera molto più precisa con enormi vantaggi per il paziente. Questi si traducono in un posizionamento corretto delle protesi, riducendo la possibilità di eventuali complicanze, nella precisione dei tagli e in un ritorno più rapido del paziente. Dall’introduzione del sistema robotico nel 2004, sono stati eseguiti ad oggi duecento quarantadue interventi di protesi che ci portano ad essere al primo posto nell’Italia centromeridionale. Penso che l’evoluzione tecnologica possa essere applicata nel rendere gli interventi chirurgici più precisi”.
I droni nel sistema sanitario
Quanto i droni si stiano affermando nel settore sanitario lo spiega, al Quotidiano di Sicilia, Giuseppe Cuccì Dirigente generale Asp di Messina: “L’Asp di Messina ha un territorio particolarmente variegato sotto l’aspetto orografico, trovando le coste, i monti nebroidei e l’arcipelago eoliano che seguiamo con le nostre attività sanitarie. La necessità è di far pervenire in tempi rapidi il sangue nelle isole Eolie e il drone diviene lo strumento più efficace per trasportarlo da Patti alle isole in mezzora e indipendentemente dalle condizioni meteo avverse del mare. È un’iniziativa che è sviluppata da un anno e ora è arrivata alla fase del collaudo. È già stato proposto all’ente nazionale preposto alla navigazione aerea la rotta che sarà utilizzata. L’utilizzo dei droni, altresì, potrebbe servire per raggiungere le aree più impervie dei Nebrodi con la possibilità di far pervenire dei farmaci salvavita o un defibrillatore in tempi brevi. Tutto questo sarà possibile e, essendo i primi, vogliamo sviluppare nuove modalità che ci permettano di raggiungere altri obiettivi di salute grazie a questi sistemi particolarmente avanzati”.
Il fascicolo sanitario elettronico
Ad ammodernare e “rivoluzionare” il sistema non saranno solo i droni, ma anche il fascicolo elettronico, che introdurrà significative e imminenti novità nel trattamento dei pazienti. “Il fascicolo sanitario nelle Asp – chiarisce al QdS Giancarlo Niutta, direttore amministrativo dell’azienda sanitaria provinciale messinese – rappresenta uno strumento fondamentale per migliorare la capacità di rilevazione di fabbisogno sanitario o di intervenire correttamente sulla salute dei pazienti. Infatti, la disponibilità di risorse che il fascicolo sanitario offre, può essere determinante nell’approcciare un paziente nel momento in cui arriva al Pronto Soccorso. Inoltre, è altrettanto determinate in termini di appropriatezza delle prescrizioni e quindi di governo del fabbisogno sanitario che non sempre arriva nei luoghi di erogazione delle prestazioni con la corretta codifica. Su questi elementi cardine si fonda la strategia dell’Asp di intervenire anche attraverso una forma di supporto e di formazione costante del nostro personale”.
Il tema è stato approfondito da Giuseppe Giammanco, Dirigente generale dell’Arnas Garibaldi di Catania: “Se un paziente cronico ha bisogno di essere seguito per una patologia dedicata, non deve più tornare al Centro unico di prenotazione per essere reinserito in un percorso, perché è, ormai, preso in incarico dal sistema stesso. Col Dm 77, immagino che tra ospedale e territorio questo patto che è stato già lanciato col Dm 70 Balduzzi-Lorenzin, deve consolidarsi immancabilmente, così vinciamo entrambi e vince l’utente alla fine”. La prossima edizione di Expomedicina si terrà a Catania nel 2026 dal 25 al 28 ottobre. L’Ateneo di Catania, inoltre, coinvolgerà i Dipartimenti di Medicina di tutte le università del bacino Mediterraneo nella partecipazione ai convegni, sperando in novità ancor più reali.

