In uno spot i Comuni della Locride promuovono una delle zona balneari più belle e meno note d'Italia con una scioccante "pubblicità comparativa". Una sorta di risposta a decenni di insulti al Meridione da parte del Settentrione
Spot choc dei Comuni della Locride per promuovere il turismo al Sud a dispetto del Nord, dove andare in vacanza, a parere dei Comuni calabresi, potrebbe essere un azzardo.
“Politiche ambientali sanitarie e suicide orientate al business hanno distrutto la Sanità e consentito all’inquinamento di esplodere e causato migliaia di morti”, recita il claim della pubblicità promossa dall’Associazione dei Comuni della Locride.
Sembrerebbe quasi una risposta a decenni di insulti al Meridione da parte di certe forze politiche settentrionali come la Lega Nord.
E poi: “In Calabria il distanziamento sociale si pratica da tremila anni. Una forma di civiltà e di rispetto che ha preservato queste terre da un contagio di massa come avvenuto altrove”.
Il claim della campagna è “Riviera dei Gelsomini – La Calabria da scoprire”: la costa dei Gelsomini, sul Mar Ionio, è una delle zone balneari più belle d’Italia ma, allo stesso tempo, una delle meno conosciute.
Lo spot – che ha la durata di due minuti, ma avrà anche versioni più brevi e conterà su una diffusione nazionale sui social network e sulle TV locali – esordisce con alcune immagini delle spiagge del Nord Italia come Jesolo, Rimini o Rapallo, affollatissime anche in queste ore e “dove il distanziamento sociale è una chimera” scandisce implacabile il sottotesto del commercial.
Poi le immagini sfumano sul Sud: spiagge sterminate e mozzafiato della Locride, di Africo, di Bianco, di Caraffa del Bianco, di Locri, di Siderno per non parlare dell’Aspromonte incontaminato e selvaggio, dove primeggia San Luca borgo che ha dato i natali a Corrado Alvaro.
Nello spot viene celebrata la cultura dell’accoglienza meridionale e la possibilità di trascorrere una vacanza sicura.