Alfio La Rosa, presidente di Federconsumatori Sicilia: “Così si creano cittadini di serie A e B. È compito dello Stato mettere in sicurezza il territorio”
Si comincia a profilare la possibilità che sia introdotto, per tutti i cittadini, l’obbligo di sottoscrivere una polizza assicurativa per la copertura dei rischi derivanti da eventi naturali quali sismi, alluvioni, eruzioni vulcaniche, fenomeni di bradisismo, frane, inondazioni ed esondazioni. A tal proposito interviene al QdS Alfio La Rosa, presidente di Federconsumatori Sicilia.
Presidente, la “Legge di Bilancio 2024” ha introdotto l’obbligo per le imprese, entro il 31/12/2024, di stipulare una polizza assicurativa a copertura dei danni cagionati da calamità naturali ed eventi catastrofali. Anche se, per ora, quest’obbligo riguarda solo le imprese, si ritiene che con un successivo provvedimento possa essere esteso l’obbligo anche alle famiglie. Quale strada stiamo imboccando?
“Stiamo imboccando la strada della privatizzazione del welfare, quella al termine della quale c’è uno Stato di serie A, per chi può pagare, e uno Stato di serie B, per chi non può pagare. Sta già succedendo con le mutue e le assicurazioni sanitarie legate alle casse previdenziali dei lavoratori, che chiaramente non valgono per chi è disoccupato o non lavora abbastanza per pagare la quota annuale. Se dovesse succedere anche con l’assicurazione contro le catastrofi naturali sarebbe veramente grave. Anche perché è compito proprio dello Stato mettere in sicurezza il territorio. Sarebbe veramente paradossale”.
Costringere le famiglie a stipulare una polizza assicurativa contro le calamità naturali, significa costringerle a un maggiore costo, costo che si sommerebbe, in molti casi, ad un fragile bilancio economico familiare. Possiamo parlare di una sorta di “tassa occulta”?
“Se questa misura sarà estesa ai privati cittadini leggeremo le carte e daremo un giudizio, al momento è troppo presto. Anche perché bisognerebbe vedere cosa andrebbe assicurato, per che valore e per quanti anni. Una delle ipotesi più credibili, se proprio vogliamo fare delle ipotesi, è l’assicurazione obbligatoria contro le calamità per ottenere un mutuo ipotecario. L’assicurazione per scoppio e incendio è già obbligatoria, temiamo possa essere integrata da quella contro le calamità”.
Lo Stato, con provvedimenti come questi, sembra che abbia deciso di comportarsi come Pilato, ossia creare i presupposti per potersene lavare le mani. Qual è, a questo proposito, la posizione di Federconsumatori?
“Si tratta di una medaglia con due facce. Lo Stato è già chiamato a pagare miliardi di euro a cittadini e imprese a parziale risarcimento dei danni delle recenti alluvioni in Nord Italia e, contemporaneamente, è anche chiamato a pagare ed eseguire gli interventi di messa in sicurezza del territorio. Il problema è che non ha i soldi né per i risarcimenti né per la messa in sicurezza. Nel frattempo il tempo passa, il clima è sempre più violento e imprevedibile, proprio come avevano annunciato gli scienziati trent’anni fa, e si mettono in dubbio le politiche ambientali che potrebbero riportare il clima sotto controllo. Non si spende più un euro per incentivare le rinnovabili, si spende pochissimo e male per le auto elettriche, ma si iniziano a chiedere soldi agli imprenditori per le assicurazioni contro le calamità”.