Maltrattamenti e violenze a Ischia. Arrestata la madre superiora, indagate altre 3 consorelle. Decisivo un video girato di nascosto da una ragazzina
Gli orrori sono stati registrati con la videocamera di un telefonino di una ragazzina: c’è la suora che in sala mensa schiaffeggia e tira più volte i capelli a un bimbo di 4 anni. Il piccolo scoppia inevitabilmente a piangere. Così il fratellino di 8 anni prova a difenderlo ma la suora colpisce anche lui al volto, provocandogli la fuoriuscita di sangue dal naso.
Sono orrori accaduti nell’istituto religioso Santa Maria della Provvidenza di Casamicciola Terme, a Ischia. Le immagini terribili sono state consegnate ai carabinieri, che hanno così notificato ordinanze cautelari alla suora autrice delle violenze, la madre superiora, e a tre consorelle. La principale accusata dei maltrattamenti è ora in carcere a Pozzuoli, le altre invece non possono dimorare in Campania.
L’operazione, coordinata dal procuratore aggiunto Raffaello Falcone (sezione Fasce deboli) e stata delegata ai carabinieri della compagnia di Ischia. Le accuse sono maltrattamenti, lesioni e violenza privata in concorso con le aggravanti di abusare della condizione di inferiorità fisica e psichica determinata dall’età delle vittime nonché di commettere i reati all’interno di istituto di educazione e formazione.
Le violenze sui bambini
I carabinieri, dopo aver visionato il video registrato da una ragazzina, hanno ricostruito tutti i vari episodi di maltrattamenti nei confronti dei minori ospiti dell’istituto. Molti di loro sono molto piccoli, in attesa di affidamento o adozione, in affido a seguito di provvedimenti giudiziari. Ai bambini venivano tirati i capelli, dati schiaffi alla nuca, calci, colpi di ciabatte sulle mani. Il rigore era estremo, ma spesso sfociava in violenze. Una ragazzina, nonostante fossero privati dei cellulari, è riuscita a girare le immagini che hanno accompagnato la denuncia. Gli investigatori hanno così piazzato telecamere e microfoni, riuscendo così a incastrare le autrici dei reati: la madre superiora, che dirige l’istituto, e le altre tre consorelle.