Il Catania ha salutato in via ufficiale Giovanni Ferraro, l’artefice dell’immediato ritorno tra i professionisti del club rossazzurro. Una scelta attesa, nell’aria da settimane (forse da mesi), che apre spazio alla domanda più ricorrente, in questo momento, tra chi tiene alle sorti della squadra dell’Elefante: chi guiderà il Catania nella prossima stagione? Di nomi ne sono circolati diversi, la società valuta e studia la possibile soluzione: la decisione finale potrebbe venire ufficializzata nel giro di una decina di giorni.
I nomi più caldi, al momento, legati alla successione di Ferraro sulla panchina del Catania sono quelli di Luca Tabbiani e Ivan Javorčić. Due allenatori diversi, ma curiosamente nati a venti giorni di distanza l’uno dall’altro (Javorčić il 24 gennaio 1979, Tabbiani il 13 febbraio dello stesso anno). In comune c’è dunque l’età (quarantaquattro anni), ma per il resto i percorsi dei due allenatori sono stati differenti. Per Tabbiani, le ultime quattro stagioni sono state alla guida del Fiorenzuola, nel corso delle quali ha collezionato 137 panchine portando la società rossonera in Serie C ed ottenendo successivamente due salvezze di fila in terza serie (entrambi i campionati conclusi al quattordicesimo posto). Javorčić, croato di Spalato ma in Italia da quasi vent’anni, è reduce da un esonero, quello a Venezia, a conclusione di un’esperienza in Serie B durata undici giornate. In terra lagunare il tecnico croato era giunto dopo aver vinto il campionato di Serie C con il Sudtirol, conducendo gli altoatesini a giocarsi per la prima volta nella loro storia il torneo cadetto. Nel suo palmares anche un’altra promozione, stavolta ottenuta alla guida della Pro Patria (dalla Serie D alla Serie C). Se Tabbiani si è già liberato dal Fiorenzuola, Javorčić è legato contrattualmente fino al 2025 al Venezia (dal quale percepisce un ingaggio parecchio elevato).
Occhio però alle possibili sorprese. Il vice presidente Vincenzo Grella e il direttore sportivo Antonello Laneri hanno vagliato e contattato diversi allenatori (per esempio Paolo Bianco, che però firmerà per il Modena, e l’attuale tecnico dell’Audace Cerignola Michele Pazienza, apprezzato da Laneri) e non è da escludere quindi un terzo possibile nome. Del resto, proprio la scorsa estate anche la candidatura di Giovanni Ferraro venne fuori un po’ a sorpresa dopo consultazioni con altri tecnici. Grella vuole un allenatore propositivo, che abbia un’idea di calcio aggressiva e basata sul dominio del campo e del pallone. La società, inoltre, parrebbe intenzionata a confermare parte dello staff tecnico che ha accompagnato Ferraro nell’ultima stagione: si parla dell’allenatore in seconda Michele Zeoli, del collaboratore tecnico Emanuele Catania e del preparatore dei portieri Matteo Tomei. Servirà dunque, anche da questo punto di vista, trovare l’intesa con il nuovo tecnico. I giorni trascorrono, ma la comunicazione della separazione con Ferraro sembra preludere proprio all’annuncio del nuovo allenatore. La sensazione è quella di essere vicini alla risoluzione della questione.