In un Catania in cui tutto funziona a meraviglia, con la squadra che attende di conquistare la promozione in Serie C in via aritmetica, c’è un’unica nota stonata: l’infortunio occorso a Vincenzo Sarno in occasione dell’ultima gara giocata (e vinta) dai rossazzurri al Massimino, quella contro il Paternò. Il fantasista rossazzurro, finito a terra dopo un’apertura per un compagno, aveva lasciato il campo in barella, facendo subito temere il peggio sulle sue condizioni. Sensazioni negative confermate poi dal responso ufficiale sull’entità del suo infortunio: lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro.
Un vero peccato per un calciatore che, nonostante gli acciacchi fisici determinati dall’età (compirà 35 anni il prossimo 11 marzo), è stato tra i rossazzurri più continui in stagione nel regalare spunti di qualità e giocate dall’elevato tasso tecnico. Perché Vincenzo Sarno è questo: il passo non è più quello di un tempo, ma il piede mancino sì. E guardare il numero 30 rossazzurro toccare il pallone rimane un piacere per gli occhi per tutti gli appassionati di questo sport, a prescindere dalla categoria.
Non solo bello da vedere, Sarno è stato particolarmente utile nel girone d’andata del Catania. Giunto in rossazzurro quando il campionato era già iniziato da due giornate, Sarno aveva iniziato da subentrato di lusso (prime tre gare in campo uscendo dalla panchina) salvo poi ottenere a suon di prestazioni positive il posto da titolare. Per lui da allora nove gare di fila dal primo minuto, posizionato sulla corsia di destra del tridente offensivo, gare in cui il Catania non ha mai perso e in cui il fantasista ha potuto mostrare tutta la sua classe, spesso agendo in tandem con l’amico Francesco Rapisarda. I due, con i loro movimenti, hanno rappresentato per gli avversari un enigma irrisolvibile, con Sarno a tagliare verso il centro partendo da destra lasciando spazio alle avanzate sulla corsia di Rapisarda. In un Catania privo in quel periodo dell’infortunato Marco Chiarella, Sarno era la luce che illuminava il gioco.
Diciotto presenze, due reti e ben sei assist in campionato, Sarno ha ricevuto nelle ultime ore l’incoraggiamento “social” degli altri rossazzurri. Da Somma e Sarao fino a Jefferson, Vitale, Giovinco, Russotto, Palermo, Boccia e Rizzo, in tanti ci hanno tenuto a far sentire anche pubblicamente il loro supporto per il compagno di squadra, adesso atteso dall’ennesima sfida della sua carriera. Il Catania riuscirà probabilmente a chiudere i conti anche senza il suo apporto finale, ma nel distribuire i meriti per i risultati raggiunti non si potrà non tenere conto del contributo di Vincenzo Sarno. E del suo piede mancino d’altri tempi.
Simone Vicino