Paternò-Catania
Otto su otto. L’avvio di campionato del Catania ha sin dal principio evidenziato la capacità del gruppo guidato da mister Ferraro di calarsi nella maniera giusta all’interno del contesto del campionato di Serie D, mettendosi così nelle condizioni di poter evidenziare sul campo la propria superiore cifra tecnica. Un percorso su cui, naturalmente, si dovrà necessariamente proseguire per arrivare a tagliare il traguardo finale.
Comparando i numeri della compagine rossazzurra con quella di altre nobili decadute passate di recente dalla Serie D, si può decifrare ancor meglio il tenore del percorso degli etnei. Ad otto vittorie nelle prime otto gare non era per esempio arrivato il Bari stagione 2018/19: i biancorossi misero insieme sei vittorie e due pareggi nelle prime otto uscite di campionato. Superiore al Bari, ma anche in questo caso inferiore al Catania di Ferraro, l’andamento del Parma stagione 2015/16: i ducali raccolsero infatti sette vittorie e un pareggio nelle prime otto partite. Identico, invece, il cammino del Palermo 2019/20: anche i rosanero fecero otto su otto (la striscia di vittorie di fila raggiunse complessivamente dieci gare fermandosi solo all’undicesima). Spostando inoltre lo sguardo alle ultime due vincitrici del Girone I, Gelbison e Acr Messina, la partenza dei rossazzurri è nei numeri migliore di quella di entrambe le squadre: Gelbison 2021/22 con sei vittorie e due pareggi, Acr Messina 2020/21 con quattro vittorie, tre pareggi e una sconfitta.
Se si è già detto di come quella del Catania di Ferraro sia la miglior partenza di sempre nella storia rossazzurra, a proposito di strisce vincenti, va sottolineato come per Ferraro non sia una novità partire così forte. Con il suo Giugliano, nella passata stagione, il tecnico di Vico Equense raccolse infatti nove vittorie nelle prime nove gare di campionato, con l’invidiabile dato di appena una rete subita. Un percorso coronato al termine della stagione con la promozione in Serie C. Ferraro, giunto nel frattempo a otto vittorie su otto ai piedi dell’Etna, spera naturalmente che la storia si ripeta anche sulla panchina del Catania con la “nona”: appuntamento a domenica, al “Massimino” contro il Città di Sant’Agata, per sapere se sarà davvero così.
Simone Vicino