I rossazzurri superano 2-1 i granata nell’ultima giornata del girone d’andata: dopo il vantaggio granata con Kosovan, reazione etnea con Palermo e Rizzo
Vittoria doveva essere e vittoria è stata. Pur con qualche patema di troppo. Il Catania chiude il girone d’andata ed il 2022 con un prezioso successo ottenuto in rimonta sul Trapani. Passano in vantaggio i granata al 33’ con un rigore trasformato da Kosovan, ma, prima del giallo sulla rete di Jefferson (l’arbitro non convalida), gli etnei rimontano nel secondo tempo con Palermo e Rizzo. Il Catania chiude questa prima parte di campionato a quota 42 punti, in perfetta corsa promozione: rimane di dieci punti il vantaggio sulle avversarie. Di seguito le pagelle degli etnei.
CATANIA-TRAPANI 2-1 (33’ Kosovan, 49’ Palermo, 50’ Rizzo)
Le pagelle
BETHERS 6 – Risponde presente ogni qual volta è impegnato dagli attaccanti del Trapani. Intuisce, ma non può arrivare sul tiro dal dischetto di Kosovan che porta avanti i granata. Per il resto, prestazione sufficiente.
RAPISARDA 6 – Garantisce la consueta spinta sulla corsia di destra, con corsa e qualità. Prova il dialogo con Sarno e proprio un suo suggerimento libera il fantasista rossazzurro al cross per l’1-1 di Palermo. Esce nel finale. DALL’86’ FERRARA S.V. – Ultimi minuti per proteggere il gol di vantaggio.
CASTELLINI 6 – Che giochi al centro della difesa, da terzino sinistro o da terzino destro, il risultato non cambia: Castellini c’è. Contro il Trapani, la sua solita prestazione fatta di sicurezza e duttilità: inizia da centrale, chiude a destra.
LORENZINI 5.5 – Inizia la gara guidando come di consueto la difesa rossazzurra. Al 32’, però, commette forse il primo grave errore della sua stagione, intervenendo in maniera irregolare su Marigosu: l’arbitro non ha dubbi nel comandare il calcio di rigore. Nel resto del match torna ad avere il consueto rendimento, ma pesa quella macchia all’interno della sua prestazione. Ammonito e già diffidato, salterà la prima gara del nuovo anno.
LUBISHTANI 6 – Dopo i minuti di Castellabate, Ferraro lo sceglie per occupare lo slot del 2004. Inizia il match con qualche comprensibile difficoltà, specie in fase di non possesso. Dimostra, nella ripresa, come le sue qualità migliori siano in effetti in fase di spinta: suo il cross mancino dal quale nasce il 2-1 firmato da Rizzo.
RIZZO 6.5 – Con la presenza di Lodi, torna ad occupare la posizione di mezzala destra. Segna la pesantissima rete del 2-1 etneo, togliendo il tempo, dentro l’area granata, ai difensori avversari e a…Forchignone. Conferma la sua importanza all’interno del progetto rossazzurro con la sua terza rete stagionale.
LODI 6 – Torna a giocare dal primo minuto dopo il turno di riposo di Castellabate. Gioca con qualche difficoltà, così come il resto della squadra, nei primi quaranta minuti di gioco Dà il là all’azione del secondo gol rossazzurro con una bella apertura per Lubishtani ben sfruttata dal terzino di origini kosovare. DAL 77’ DI GRAZIA S.V. – Primi minuti in questa stagione per il centrocampista catanese.
PALERMO 7 – Corsa, dinamismo e quantità in mezzo al campo: Palermo è un motorino instancabile. Ciò però non significa che consegni solo questo in termini di contributo alla sua squadra: per la seconda volta in tre giorni, infatti, si fa vedere anche nell’area avversaria. Segna il gol dell’1-1 con un perfetto inserimento di testa sul secondo palo, firmando così la sua terza rete stagionale (prima al Massimino).
SARNO 6.5 – Nel primo tempo cerca il dialogo con Rapisarda sull’asse che tante fortune ha prodotto per il Catania, ma ci riesce ad intermittenza. Nella ripresa torna a servire una delle specialità della casa: l’assist. Suo il cross per Palermo che riequilibra il risultato. Ha la grande occasione per segnare in campo aperto, ma si fa rimontare dal difensore e crolla a terra per un problema fisico, probabilmente muscolare: l’augurio è che non sia qualcosa di grave. DAL 58’ RUSSOTTO 6.5 – È una delle armi a disposizione di Ferraro per cambiare in corsa la gara e difficilmente delude. Contro il Trapani entra in campo con la giusta cattiveria ed è sempre utile nelle ripartenze. Imprendibile quando parte in campo aperto.
JEFFERSON 6 – È protagonista dell’episodio che infiamma il primo tempo. Il centravanti brasiliano corregge in rete la deviazione del portiere Summa, secondo l’arbitro il pallone calciato dall’attaccante non ha interamente varcato la linea di porta dopo il salvataggio di De Pace. È l’unico momento della prima frazione in cui ha un pallone per poter far male al Trapani: lascia il campo per infortunio prima dell’intervallo. DAL 44’ DE LUCA 5.5 – Entra per fare la prima punta, ruolo che in rossazzurro aveva interpretato in solo un’altra occasione (contro il Locri). Ne viene fuori una gara sporca, senza grande qualità. Si divora nel finale il gol del possibile 3-1.
FORCHIGNONE 6 – È la scelta Under di Ferraro per il tridente offensivo. Lotta e corre, ma gli manca qualcosa per impattare in maniera concreta sul match. Entra nell’azione del gol del 2-1, controllando il pallone prima dell’intervento con conseguente rete di Rizzo. DAL 52’ CHIARELLA 6 – Si vede che comincia a riprendere confidenza dal punto di vista atletico. Prova alcune delle sue discese, prima a sinistra e poi a destra: non è ancora al top ma si sta avvicinando.
FERRARO 6 – Il Catania era obbligato a ritornare alla vittoria, così è stato. Il primo tempo dei rossazzurri, sotto per il rigore trasformato da Kosovan, è ancora una volta al di sotto delle aspettative, ma nella ripresa, stavolta, l’atteggiamento cambia. In un minuto gli etnei ribaltano la gara con Palermo e Rizzo, spinti da nuova verve e da una cattiveria agonistica che non si vedeva da un po’. Poi, la sofferenza prima del triplice fischio finale. Ferraro dovrà interrogarsi sul perché di un primo tempo a rilento e sul perché la reazione della squadra sia arrivata solo dopo lo svantaggio. Restano fondamentali i tre punti, che consentono agli etnei di rimanere a +10 sulle seconde. Ora, appuntamento al nuovo anno: per un campionato da portare a casa.
Simone Vicino