La scadenza alla 20 del prossimo 23 luglio. Obiettivo primario l’iscrizione al campionato di Serie D. Dal Comune l’avviso per individuare la nuova società che prenderà il titolo
PALERMO – Nel giorno in cui il Consiglio federale della Figc ha escluso ufficialmente il Palermo Calcio dalla Serie B e ripescato il Venezia, il sindaco Leoluca Orlando ha presentato a Palazzo delle Aquile il bando per l’individuazione della nuova società sportiva che prenderà il titolo della squadra rosanero.
A consigliare il sindaco nell’individuazione dei criteri per il bando sono stati il consulente allo Sport del Comune Carlo Vizzini e l’avvocato Leonardo Di Franco. A scegliere il soggetto migliore fra le candidature, insieme al sindaco Orlando, sarà l’ex presidente del Tribunale di Palermo Leonardo Guarnotta.
“Il sindaco – ha detto Orlando – ai sensi delle norme federali deve individuare una società per chiedere l’iscrizione in Serie D. Ho informato il presidente federale Gabriele Gravina che oggi avrei pubblicato il bando, visto che la Covisoc ha respinto il ricorso della proprietà. Il bando scadrà alle 20 di martedì 23 luglio. La sede legale della società dovrà essere a Palermo”.
Diversi i paletti nell’avviso per la manifestazione di interesse: onorabilità, solidità finanziaria, 300 mila euro a garanzia dell’iscrizione alla D, accettare le condizioni in vigore per la concessione dello stadio Barbera, Piano finanziario triennale per provare ad arrivare in B, piano di sviluppo per settore giovanile e calcio femminile e tutela dei vecchi dipendenti.
Il sindaco ci mette la faccia: “Alla fine dei giochi, sceglierò io”
PALERMO – La rinascita del calcio cittadino parte dunque dal bando predisposto dal Comune. Ma sarà un percorso lungo.
“Abbiamo stabilito – ha spiegato il sindaco Orlando – alcuni criteri di valutazione positiva ma non discriminante per la partecipazione al bando: per esempio quello di non avere una squadra in serie A, B o C. Può partecipare chiunque, poi io sceglierò. Palermo non deve essere il satellite di nessuno. Altro criterio di valutazione positiva è quello legato all’azionariato popolare, che deve essere del dieci per cento”.
“Alla fine dei giochi – ha ribadito il primo cittadino – sceglierò io, punto. I pellegrini è bene che non si presentino. Il mio compito finirà mandando il nome e il cognome del nuovo proprietario agli organi federali”.