Ballottaggio Verratti-Locatelli, torna Berardi ma Chiesa freme. Polemiche perché solo cinque degli azzurri hanno aderito all'iniziativa del "Black lives matter" contro le discriminazioni razziali
Mancano tre giorni all’appuntamento a Wembley che metterà in palio la qualificazione ai quarti dell’Europeo, ma le grandi manovre sono già ovviamente cominciate e dopo la mezza giornata di relax di due giorni fa Roberto Mancini ha iniziato da ieri a Coverciano il lavoro di preparazione per la sfida di sabato sera con l’Austria, la prima da “dentro e fuori” di questa avventura continentale.
La speranza del commissario tecnico, fin qui accompagnato da applausi, elogi e squilli di tromba, sarebbe confermare la stessa Italia a cui sono bastate le prime due gare contro Turchia e Svizzera per superare la fase a gironi: sei gol realizzati e zero subiti.
Prestazioni e risultati che hanno suggerito a Mancini di adottare nella terza e ultima partita contro il Galles un ampissimo turnover (ben otto cambi nella formazione titolare, poi nel corso della gara sono subentrati altri azzurri al debutto in questo Europeo).
Una scelta che ha fruttato comunque vista l’ennesima vittoria conquistata, per 1-0, ancora senza subire gol.
Un successo che ha permesso a Mancini di eguagliare lo storico primato di Vittorio Pozzo: trenta risultati utili di fila.
Si annunciano giorni quanto mai intensi e impegnativi per il commissario tecnico che mai stavolta dovrà fare delle scelte delicate a cominciare dal centrocampo: Manuel Locatelli è stato determinante nelle prime due gare con una doppietta e ottime prestazioni, Marco Verratti al debutto europeo contro il Galles dopo l’infortunio al ginocchio destro ha disputato una prova più che convincente sul piano tecnico e fisico.
E quindi chi sabato affiancherà nel mezzo gli intoccabili Jorginho e Barella?
Altro rebus: tornerà Berardi a destra nel tridente con Immobile e Insigne o potrebbe candidarsi Chiesa che all’esordio da titolare domenica sera è stato premiato come uomo del match?
Il giocatore del Sassuolo ieri pomeriggio è tornato ad allenarsi in gruppo dopo qualche acciacco e dunque a meno di imprevisti si candida per riprendersi il posto.
Più delicata appare la posizione di Giorgio Chiellini e di Alessandro Florenzi: il capitano azzurro sta cercando di smaltire il problema ai flessori accusato nel corso della gara con la Svizzera, oggi ha lavorato ancora a parte ma è tornato a correre.
Nessuno nel clan azzurro per adesso vuol sbilanciarsi, l’obiettivo è recuperarlo per la sfida con l’Austria, ma serve cautela: non dovesse farcela, toccherà ad Acerbi accanto a Bonucci.
Al momento l’azzurro più in dubbio è Florenzi: per lui solito programma differenziato dopo il risentimento al polpaccio, non dovesse recuperare spazio a Di Lorenzo o Toloi.
Quel che è certo è che d’ora in poi è vietato sbagliare se si vuol continuare ad alimentare il sogno di arrivare fino in fondo, cavalcando l’onda di questo momento magico, con il gioco che incanta e i record che abbagliano e con la gente tornata ad entusiasmarsi per la Nazionale (“E’ la cosa più straordinaria che a mio avviso ha fatto finora il nostro ct” ha detto Bernardeschi al sito della Uefa).
Una sola nota dissonante: le critiche perché solo cinque degli undici titolari azzurri domenica contro il Galles si sono inginocchiati aderendo all’iniziativa solidale del movimento “Black lives matter” contro le discriminazioni razziali.
“Ma noi siamo tutti contro il razzismo, anche chi non si inginocchia” è stato il messaggio lanciato da Coverciano.
Per il resto l’Italia di Mancini vuol continuare a sognare e a far sognare.
“Vivo una favola e voglio godermela, divertirmi e fare di tutto perché abbia il lieto fine” lo slogan del più giovane del gruppo, Giacomo Raspadori, 21 anni, presente azzurro e futuro roseo.