Calcio: nasce Starcks, la cripto borsa dei tifosi

Calcio: nasce Starcks, la cripto borsa dei tifosi. Il primo ad approdare sul mercato sarà Immobile

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Calcio: nasce Starcks, la cripto borsa dei tifosi. Il primo ad approdare sul mercato sarà Immobile

sabato 08 Ottobre 2022

Una piattaforma consentirà di acquistare StarToken, gettoni virtuali che a loro volta serviranno per comprare Star Player Token

Calciatori come titoli quotati. Questa l’idea alla base di Starcks, la cripto-borsa del tifoso lanciata da Emanuele Floridi insieme al procuratore sportivo Alessandro Moggi e dal bomber della Lazio, Ciro Immobile. Concepita a inizio anno, la startup ha chiuso a fine maggio un round da un milione di euro. Starcks ha sviluppato una piattaforma che consentirà di acquistare StarToken, gettoni virtuali che a loro volta serviranno per comprare Star Player Token (Stp), associati al nome di un campione dello sport. Il primo ad approdare sul mercato sarà Ciro Immobile, partner e azionista della startup. Ma all’iniziativa hanno aderito anche Davide Frattesi, Gianluca Scamacca, Nico Gonzales.

Questi asset digitali rifletteranno lotteranno l’andamento delle prestazioni, apprezzandosi e deprezzandosi di conseguenza. Un algoritmo ne diminuirà o aumenterà l’offerta a seconda che la performance del calciatore in questione sia stata positiva o negativa. Gli Star Player Token daranno poi accessi a contenuti ed esperienze creati in collaborazione con gli stessi calciatori quali, per esempio, Vip Pass, Nft a tiratura limitata, ingressi per eventi, trofei o targhe autografati, incontri di persona, video-dediche.

“Il legame fra tifosi e calciatori sta diventando sempre più forte, superando spesso l’affezione per i club e travalicando i confini dello sport per estendersi ad altri ambiti”, sottolinea Floridi a Milano Finanza. “A differenza di altre piattaforme cripto-sportive, con Starcks intendiamo mettere il giocatore al centro dell’ecosistema, valorizzando il “marchio” e i valori -non solo atletici- che e in grado di esprimere”, aggiunge. “I diritti d’immagine sono stati sinora sfruttati poco, ma hanno il potenziale per crescere e superare il valore dei diritti alle loro prestazioni sportive. Vogliamo diventare il punto di riferimento di questo mercato, non solo in Italia ma un domani anche all’estero”, conclude Floridi.

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