Il Catania pareggia 0-0 contro l'Audace Cerignola. Ecco le valutazioni attribuite ai rossazzurri

Il Catania pareggia 0-0 contro l’Audace Cerignola. I rossazzurri escono dal Massimino con un punto dopo la sconfitta di Giugliano. Gara ostica e caratterizzata da poche emozioni, con gli etnei apparsi senza grande peso in zona offensiva. Ecco le pagelle.

Catania-Audace Cerignola, le pagelle

Adamonis 6 – Chiamato in poche circostanze all’intervento, risponde presente. Attento in particolare su Salvemini nella ripresa.

Castellini 6 – A parte qualche sbavatura, il capitano fa il suo. Solidità dietro, si concede poche sovrapposizioni in avanti.

Di Gennaro 6 – Controlla abbastanza agevolmente Salvemini, usando il fisico e l’esperienza. Concentrato.
Anastasio 6 – Riproposto nel ruolo di braccetto, è ordinato e diligente. Nella ripresa torna a giocare in posizione più avanzata, dove non sfonda mai ma fa comunque il suo.

Raimo 5.5 – Attento in fase di copertura, si sgancia con agilità. Manca in fase di conclusione: nel primo tempo colpisce male in area su ottimo suggerimento di Lunetta. Per il resto ordinato, senza grandi squilli. Dal 62’ Guglielmotti 6 – Qualche accelerazione delle sue e qualche buon pallone messo dentro. Presenza diversa rispetto a Raimo, apparso più timido.

Sturaro 6 – Recuperi in mezzo al campo e la solita intensità. Stavolta però è un problema fisico ad escluderlo anzitempo dalla contesa: la sua gara dura appena venti minuti. Dal 21’ Verna 5.5 – Non riesce a dare ritmo al centrocampo, manca la sua circolazione di palla pulita e qualche verticalizzazione.

Quaini 5.5 – L’impegno e l’applicazione ci sono, ma troppi passaggi imprecisi in un ruolo in cui non si esprime al meglio ma è impiegato per necessità. Si sente forse sotto pressione e sbaglia troppi appoggi.

Lunetta 6 – Nel primo tempo, schierato nel suo ruolo naturale di esterno sinistro, un paio di volte riesce ad andar via sulla corsia e a mettere dei palloni interessanti in mezzo. Nella ripresa viene riproposto sulla trequarti, ma a parte qualche spunto ha poco impatto. Dal 79’ Carpani 5.5 – Il Catania avrebbe bisogno del suo dinamismo, ma si vede poco.

Jimenez 5.5 – Si accende a intermittenza. Quando lo fa trova un paio di suggerimenti interessanti in profondità, ma non basta per garantire al Catania imprevedibilità sulla trequarti. Dal 46’ Celli 6 – Reintegrato da una settimana, gioca da braccetto di sinistra, ruolo nel quale nella scorsa stagione aveva fornito garanzie. Concentrato e diligente in fase di marcatura.

Stoppa 5.5 – È molto mobile e qualitativo, si perde un po’ in fase di assistenza con un tocco in più o col passaggio impreciso. Peccato perché la tecnica e la rapidità ci sono. Dal 62’ Inglese 5.5 – Ha qualche chance per concludere verso la porta, specie di testa, ma lo fa debolmente. Manca un po’ di cattiveria e certamente condizione atletica.

D’Andrea 6.5 – Molto coinvolto nella manovra offensiva, tocca tanti palloni, spesso con qualità. È chiaro che soffre un po’ a livello fisico, non essendo una prima punta classica. Più a suo agio da seconda punta, dove trova degli ottimi spunti. Il migliore del Catania.

Toscano 6 – Ritrova un Catania affidabile dietro dopo le tre reti subite a Giugliano, ma a questa squadra manca presenza in zona offensiva. Sceglie il tridente leggero con Jimenez, Stoppa e D’Andrea ma se l’ex Cerignola quantomeno lotta, i due trequartisti illuminano poco. Perde anche Sturaro a gara in corso, per un centrocampo sempre più in emergenza ed una situazione infortuni che sta avendo sempre maggiore peso. Dietro si rischia poco, ma l’attacco non dà risposte sufficienti e neppure i cambi aiutano a imprimere la svolta alla gara. Vincere contro un avversario come l’Audace Cerignola, così, diventa difficile.