PALERMO – È iniziata l’era del City Football Group. Dopo la firma del passaggio di proprietà, la holding che fa capo allo sceicco Mansour, membro della famiglia reale emiratina e proprietario del Manchester City, ha acquisito l’80% delle quote del Palermo neopromosso in serie B. Il presidente Dario Mirri ha mantenuto il 19,75%, mentre il resto è nelle mani dell’azionariato popolare.
Il costo dell’operazione si aggira sui 13 milioni di euro più bonus. Il club rosanero sarà il dodicesimo (e il primo in Italia) della galassia del City Group, nato da un’idea dell’ex vice presidente del Barcellona e attuale ceo Ferran Soriano. Ieri mattina Soriano ha partecipato alla conferenza stampa di presentazione del nuovo assetto societario.
Il presidente ha voluto dare il benvenuto al City Football Group e si è detto “orgoglioso, felice e commosso”, sottolineando come quella appena iniziata sia un’era nuova: “Sta alla città cogliere questa opportunità, mi aspetto che tutti vadano nella stessa direzione com’è stato negli ultimi sei mesi. La mia eredità è il futuro che Palermo merita e che ho sempre sognato”.
Poi è stata la volta di Soriano, presentatosi con cravatta rosa e spilla del club: “Siamo tutti felici, onorati e orgogliosi di essere qui. Conosciamo la storia del Palermo e la sua importanza per la città. Per noi è un’opportunità fantastica portare avanti il lavoro impressionante di Mirri. Noi arriviamo per dare una mano, per il sogno nostro e di tutti i tifosi: andare in Serie A. Sarà questo il nostro obiettivo nei prossimi anni. È un obiettivo ambizioso e non facile, dobbiamo procedere passo dopo passo e bisogna lavorare tanto. Sappiamo di poterlo fare”.
“Negli ultimi diciotto mesi – ha sottolineato il ceo – abbiamo vinto il titolo in cinque Paesi, Inghilterra, Stati Uniti, Australia, India e Bolivia, e abbiamo portato due club nella massima serie, in Francia e in Spagna. Arriviamo qui con questa forza ma anche con umiltà. Sappiamo che la B è difficile e il livello è molto alto. Serviranno passione, intelligenza, lavoro e molta pazienza”.
Soriano ha poi delineato l’assetto societario: “Siamo qui per aiutare dal punto di vista finanziario, del know-how e della tecnologia. Confermo anche che la proprietà sarà all’80% del City Group. Sulla prossima stagione voglio ribadire l’importanza di non sottovalutare le difficoltà che ci aspettano. Dobbiamo essere umili e come prima cosa consolidarci in modo stabile in Serie B costruendo una squadra con il giusto mix di giovani e giocatori di esperienza, per poi puntare alla promozione. Dobbiamo procedere in modo sostenibile dal punto di vista finanziario, senza avere fretta. Lo ripeto: servono lavoro e pazienza. In Francia col Troyes siamo andati in Ligue 1 al primo anno mentre col Girona in Spagna abbiamo fatto lo stesso ma poi siamo retrocessi e ci abbiamo messo tre anni per risalire”.
Il dirigente catalano si è poi soffermato sulle infrastrutture della società di viale del Fante: “Ogni club è diverso ed è trattato diversamente. Il New York City Fc lo abbiamo creato da zero sette anni fa, non esisteva niente. Il futuro del Palermo è al sicuro, ci metteremo il 100%. Tutta la conoscenza e la tecnologia del City Group saranno a disposizione di questo club. Non ci sarà differenza con quello che stiamo facendo a New York, Girona, Troyes, Manchester o Melbourne. Il centro sportivo dovrà essere allo stesso livello di quelli che abbiamo in giro per il mondo. Sullo stadio invece non abbiamo un’idea. Il Renzo Barbera è fantastico, ci gioca la Nazionale, non c’è tanto da fare. L’importante è che sia pieno. Dobbiamo convincere i palermitani a venire allo stadio. Lo sviluppo dello stadio è importante ma non abbiamo un’idea di come lo faremo in futuro. Il settore giovanile? È fondamentale in tutti i nostri club. Vogliamo regalare un’opportunità di crescita a tutti i giovani di talento palermitani e siciliani. Faremo anche la squadra femminile”.
I riflettori sono stati puntati anche su Torretta e sul centro sportivo. Una parte del City Group si sta occupando di analizzare il progetto e già nelle prossime settimane si potrebbe decidere di procedere.
Infine, è arrivata anche la puntualizzazione di Soriano sullo staff tecnico: “In base alla nostra esperienza non si va lontano senza stabilità. C’è stato un momento nella storia del Palermo in cui il club ha avuto 28 allenatori in undici anni (l’era del compianto Maurizio Zamparini, vulcanico presidente mangia allenatori, nda). Così non si può lavorare. L’allenatore e il direttore sportivo (Silvio Baldini e Renzo Castagnini, nda) hanno fatto un ottimo lavoro e continueranno con noi”.
Gaspare Ingargiola

