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“Caldo, gente che vomitava, urla e minacce”, caos in un volo Ryanair a Trapani

“Caldo, gente che vomitava, urla e minacce”, caos in un volo Ryanair a Trapani
Nella foto un aereo Ryanair

I passeggeri, circa 150, già a bordo, costretti ad attendere con il portellone chiuso e senza aria condizionata

Proteste e caos ieri sul volo delle 19:10 tra Trapani diretto a Roma Fiumicino, ha portato un ritardo a causa di un pezzo mancante. I passeggeri, circa 150, già a bordo, costretti ad attendere con il portellone chiuso e senza aria condizionata. La vicenda è raccontata a Today.it ed è avvenuta venerdì 27 giugno.

Il racconto

“Ci hanno spiegato che dovevamo aspettare un pezzo che mancava, altrimenti non potevamo partire, e che sarebbe arrivato a momenti. Eravamo fermi, aereo spento, senza aria condizionata. Un caldo insopportabile”, racconta a Today.it un passeggero romano, di ritorno da una vacanza.

Un signore si è alzato e lamentava un malore, poco dopo in molti hanno fatto lo stesso e si è scatenato il panico a bordo – racconta ancora -. Gente ammassata nel corridoio, chi urlava, chi si insultava. C’erano anche bambini, spaventatissimi. Abbiamo chiesto di scendere, ma ci hanno detto che a quel punto dovevamo tornare dentro l’aeroporto e la partenza sarebbe slittata di almeno tre ore.

Hanno aperto il portellone per far entrare almeno un po’ d’aria, ma ovviamente non bastava per tutto l’aereo, così finalmente, dopo mezz’ora, siamo usciti sulla scala, dove una hostess faceva da barriera. La gente era inferocita, c’erano scene di panico vero, e alla fine ci hanno fatto scendere dall’aereo, sostando sulla pista. Cosa che è vietata, ma ormai la situazione era fuori controllo”.

Le proteste


“Una volta scesi c’era chi vomitava, chi piangeva”, racconta ancora il passeggero, che conclude: “Spiegato a parole non si può capire bene, lo so, ma è stato un incubo. Sono traumatizzato, come tanti altri. Quando ci hanno detto che potevamo partire c’era gente che non voleva risalire, durante il volo eravamo tutti molto tesi. Dopo l’atterraggio, con l’aereo ancora in corsa sulla pista, molte persone si erano già alzate, volevano scendere. Una follia”.