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Calenda a Palermo contro la Italo-Belga: “Si revochi la concessione della spiaggia di Mondello”

Calenda a Palermo contro la Italo-Belga: “Si revochi la concessione della spiaggia di Mondello”
Carlo Calandea al presidio a Palermo assieme a Ismaele La Vardera

L’esponente politico sottolinea: “Mondello è la storia della Sicilia: l’idea che una società unica possieda un lido con una concessione imperitura spendendo 50 mila euro e guadagnando milioni e dando occupazione a parenti di boss mafiosi non è possibile”

Il leader di Azione Carlo Calenda a margine di un presidio davanti a Palazzo d’Orleans a Palermo, chiede apertamente la revoca della concessione della spiaggia di Mondello, una delle borgate marinare del capoluogo siciliano al centro del recente caso sull’accesso al mare, alla società Italo-Belga.

“Mondello è la storia della Sicilia: l’idea che una società unica possieda un lido con una concessione imperitura spendendo 50 mila euro e guadagnando milioni e dando occupazione a parenti di boss mafiosi non è possibile”.

Le critiche a Schifani

L’esponente di Azione prosegue e critica Schifani: “Finora non è successo nulla e Schifani, anziché occuparsi della revoca della concessione, querela i giornali. Lì ci sarà gente che lavora, ma deve pagare la concessione allo Stato anziché il pizzo alla società italo-belga. Io ho fatto un’interrogazione parlamentare su questa roba e intendo continuare”.

Pochi giorni fa l’appello del presidente della Italo-Belga Gristina

La società Italo-Belga da oltre un secolo cura la spiaggia di Mondello nel pieno rispetto della legge, paga i canoni allo Stato per la concessione con gli importi calcolati per legge, opera con autorizzazioni conformi ed è custode del bene comune che questa spiaggia rappresenta per la città di Palermo“. Lo ha detto pochi giorni fa in un video Antonio Gristinapresidente della società Italo-Belga, da settimane al centro di un caso nato da un blitz del deputato regionale di Controcorrente, Ismaele La Vardera, contro i tornelli e le staccionate piazzati all’ingresso della spiaggia e lungo il perimetro dei lidi della famosa spiaggia palermitana.

Da questa vicenda sono nati anche alcuni servizi televisivi della trasmissione Rai ‘Lo Stato delle cose’ riguardanti alcuni dipendenti della società che sarebbero imparentati con condannati per mafia.

“Non è la spiaggia di Cosa nostra”

E infine: “Nessuno si deve permettere di chiamare Mondello ‘la spiaggia di Cosa nostra’ – ha sottolineato Gristina -. Abbiamo dato mandato ai nostri legali di querelare chiunque ci associ a certe realtà cittadine che nulla hanno a che fare con noi e che si trovano agli antipodi della nostra mentalità, della nostra cultura e del nostro modo di comportarci”

La Vardera: “Forze politiche compatte”

“Oggi davanti Palazzo d’Orleans sono state oltre 200 le persone presenti e non posso che esserne felice. E ad unire sia la gente che le forze politiche è stato proprio quel silenzio istituzionale, che ho definito ‘omertà istituzionale’ del presidente della Regione e del sindaco di Palermo che davanti la vicenda Mondello hanno avuto un atteggiamento  veramente imbarazzante”. Lo ha detto il deputato regionale e leader di Controcorrente Ismaele La Vardera dopo la manifestazione di questo pomeriggio.

La Vardera ha continuato: “Proprio oggi, inoltre, ho scoperto altri inquietanti scenari che si aggirano attorno all’Italo-Belga. Insieme ai colleghi delle opposizioni, oggi però abbiamo detto chiaramente  basta a  questo silenzio ma non solo su Mondello, ma su tutta la questione politica regionale che ha bisogno di essere scossa sin dalle sue fondamenta. Questa manifestazione l’abbiamo organizzato in pochissimo tempo, ed è stata un successo. Ma il grande segnale l’ha dato oggi la politica grazie alla presenza di Azione, del Partito Democratico, del Movimento 5 Stelle, i di + Europa, dei Radicali, di Italia Viva, dei Verdi e del Psi. Insomma, tutti quanti attorno a un tema, quello della legalità, a dimostrazione che non c’è un colore politico su una battaglia giusta”.