Call center Mics, la replica dell'azienda: "Sciopero confermato nonostante rassicurazioni, da noi impegno e serietà" - QdS
17 Marzo 2025

Call center Mics, la replica dell’azienda: “Sciopero confermato nonostante rassicurazioni, da noi impegno e serietà”

Call center Mics, la replica dell’azienda: “Sciopero confermato nonostante rassicurazioni, da noi impegno e serietà”

Redazione  |
domenica 16 Marzo 2025

Arriva la replica dell'azienda Mics Srl dopo il pesantissimo comunicato dei sindacati di qualche giorno fa e la conferma dello sciopero previsto

Arriva la replica dell’azienda Mics Srl dopo il comunicato dei sindacati di qualche giorno fa e la conferma dello sciopero previsto per domattina, 17 marzo.

Le parole dell’amministrazione

Scrive l’amministratore unico Federico Salmoiraghi: “In relazione al comunicato sindacale diramato in data odierna e alla proclamazione dello sciopero previsto per il 17 marzo 2025, l’azienda, MICS Srl MULTIMEDIA INTERATTIVI CONTACT SERVICES Srl, parte del SALMO SERVICES GROUP, intende rispondere con fermezza, smentendo categoricamente alcune affermazioni e facendo chiarezza su fatti che sono stati distorti o deliberatamente ignorati nel tentativo di strumentalizzare la situazione e di apparire come vittime della situazione”.

Pagamento garantito

“In primo luogo, oggi stesso sono state ufficialmente informate le sigle sindacali che, entro la mattina di lunedì 17 marzo, verranno regolarmente corrisposti gli stipendi relativi al mese di gennaio 2025. Inoltre, è
stato garantito che entro la settimana prossima verrà effettuato il pagamento della mensilità di febbraio 2025″, dice Salmoiraghi.

“È fondamentale sottolineare che questi pagamenti non provengono dal patrimonio aziendale, ma sono stati resi possibili esclusivamente grazie all’intervento diretto e personale della proprietà, che ha deciso di mettere a disposizione proprie risorse, agendo al di fuori dei normali canali aziendali. È evidente che l’azienda sta facendo uno sforzo straordinario e che questa decisione è il risultato di un impegno concreto, nonostante le difficoltà economiche di MICS ben note a chiunque, infatti la proprieta’ entro la
fine del mese di marzo approvera’ un’operazione finanziaria finalizzata al ripianamento delle perdite, occultate dalla precedente gestione/proprieta’, e alla ricostituzione del capitale sociale. Valore dell’operazione: Euro 1.1M”.

Sciopero confermato

“Nonostante questa garanzia di pagamento e l’impegno espresso dalla proprietà nel rifondare l’azienda continua Salmoiraghi -. le organizzazioni sindacali non hanno accettato di posticipare lo sciopero a martedì 18 marzo per consentire alla stessa di dimostrare la serietà degli impegni presi e per evitare conseguenze devastanti sulla produzione, sulle commitenti e , di conseguenza, sui lavoratori stessi; anzi queste hanno trasmesso un testo altamente compromettente che in modi estorsivi dettava le condizioni per la “tregua”, fra queste vorrei citarne in modo particolare una: “effettuare nella giornata di sabato, 15.03, ben 150 bonifici istantanei”.

Il rifiuto

“Con nostro grande stupore, però, le sigle sindacali hanno rifiutato le proposte costruttive sopraindicate, preferendo insistere nel proclamare lo sciopero senza alcuna considerazione per gli effetti dannosi che una simile azione avrebbe su tutta l’azienda,sui lavoratori e sui clienti, risorsa primaria e motivo d’esistenza dell’azienda stessa”.

Pesante ristrutturazione

“È necessario ribadire che l’azienda sta facendo i conti con un’importante e pesante ristrutturazione aziendale, che ha portanto la proprieta’ a effettuare l’operazione finanziaria sopraindicata, che è stata a sua volta ulteriormente aggravata dalle azioni di contrasto e di sabotaggio portate avanti da una parte della popolazione aziendale fomentata dalle sigle stesse. Non possiamo più accettare che atteggiamenti oppositivi e irresponsabili mettano a rischio la sopravvivenza dell’azienda, delle relative commesse e dei posti di lavoro. Le dichiarazioni sindacali che accusano l’azienda di non voler trovare una soluzione per evitare i licenziamenti sono semplicemente false e ingiuriose nei confronti di chi sta salvando un’azienda che ha un Patrimonio Netto negativo sin dal 2021.

Rassicurazioni inutili

“Il rifiuto di posticipare lo sciopero, pur di non vedere nessun effetto concreto degli impegni assunti, appare come una scelta puramente ideologica e distruttiva, atta a compiere l’atto estorsivo palesato nell’email trasmessa dalle stesse nel pomeriggio del 14.03 pur a fronte delle rassicurazioni inviate dall’azienda”, continua l’amministratore.

“Le richieste continue di azioni che avrebbero un impatto devastante sulla produzione e sul rapporto con i clienti non sono altro che un chiaro esempio di come il sindacato stia anteponendo interessi di parte alla salvaguardia di centinaia di posti di lavoro. L’azienda è e rimarrà disponibile al confronto costruttivo, ma non può e non vuole essere ostaggio di chi, senza comprendere la realtà economica e produttiva, agisce senza responsabilità e solo con meri interessi di visibilita’ atti a suscitare unicamente inutile clamore. Lo sciopero proclamato senza dare tempo all’azienda di adempiere ai propri impegni rischia di compromettere irreparabilmente la nostra stabilità e quella dei lavoratori. Il nostro invito è a riflettere prima di intraprendere azioni che potrebbero avere effetti devastanti e irreversibili

“Se le organizzazioni sindacali continuano su questa strada, l’azienda non potrà che ritenere tali comportamenti come un ulteriore atto di ostilità verso ogni tentativo di risanamento e di tutela dell’occupazione. Restiamo a disposizione per ulteriori chiarimenti, ma ci aspettiamo un approccio serio, responsabile e costruttivo da parte di tutte le parti coinvolte. La situazione è grave, e sicuramente faremo tutto cio’ che e’ in nostro potere per combattere chi vuole il male dell’azienda e dei suoi lavoratori”, conclude Salmoiraghi.

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