Per il secondo anno consecutivo fatturato in diminuzione per le imprese dell’Isola che esportano: ecco i dati.
Le esportazioni siciliane, ormai per il secondo anno, continuano a perdere inesorabilmente spazio sul mercato internazionale, e purtroppo ben peggio rispetto al resto della penisola. La Sicilia perde, tra 2023 e 2024, l’8,3%, contro una media nazionale che si ferma a un dato negativo di appena lo 0,4%. Un continuo peggioramento dei risultati siciliani, che raccoglie appena il 2,1% delle esportazioni italiane.
Luci e ombre dell’export in Sicilia, si registra un calo
I dati peggiori riguardano la produzione delle attività manifatturiere, che vedono i numeri delle esportazioni ridursi del 10,4%, in particolare i tessili dell’abbigliamento, al -13,8%, e gli articoli in pelle, al -16,7%. Cattivi risultati sono stati registrati anche per gli articoli farmaceutici, chimico medicinali e botanici, al -26,6%, e i prodotti petroliferi raffinati, al -15,5%. Ancora, computer, apparecchi elettronici e ottici vedono le esportazioni scendere del 23,3% e i metalli di base e i prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti, scendono del 32,5%.
Buoni i risultati per i prodotti minerari
Sono pochi i settori che hanno visto le esportazioni crescere in Sicilia. Innanzitutto, i prodotti dell’estrazione di minerali da cave e miniere, che registrano una variazione positiva tra 2023 e 2024 del 119%; al +31,5% anche i prodotti delle attività di trattamento dei rifiuti e risanamento e al +21% la vendita di autoveicoli. Ancora, gli apparecchi elettrici vanno al +17,9%, mentre le sostanze e i prodotti chimici salgono del 20%. Crescono bene anche i prodotti in legno e sughero e gli articoli in paglia e materiali da intreccio, al +13,3%. Si tratta però in buona parte di settori “marginali”, per cui la crescita del singolo comparto apporta ben poco alla sommatoria finale. Sono ben pochi, infatti, i settori che possono vantare di avere un peso consistente all’interno del panorama nazionale delle esportazioni.
La Sicilia non trova il suo spazio
Il Sud e le isole – Sicilia compresa – sono il fanalino di coda tra le regioni italiane nell’export nazionale, rappresentando appena il 10,4% del totale italiano. La fanno da padrone, invece, il Nord Ovest, al 37,4%, mentre il Nord Est arriva al 31,4%. Il Centro raggiunge un buon 18,4%. La Sicilia raggiunge, nella graduatoria nazionale, il dodicesimo posto, ma scende ben più in basso se si considerano le esportazioni in riferimento alla popolazione residente. Nell’Isola sono pochi i settori che emergono. In particolare, acquistano rilevanza i prodotti dell’agricoltura, della silvicoltura e della pesca, che rappresentano il 7,4% nazionale. Dalla Sicilia, poi, si esportano il 47% dei prodotti petroliferi raffinati; al di sopra della media regionale, ferma al 2,1%, gli apparecchi elettronici e ottici, al 3,3%, le sostanze e i prodotti chimici, al 2,4%, i prodotti minerari, al 3,3%.
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Immagine di repertorio