Il titolare di una società che occupa della vendita di gioielli e preziosi del Calatino è stato denunciato dalla Guardia di finanza insieme alla figlia per bancarotta fraudolenta per distrazione di 268.410 euro nell’ambito delle indagini sul fallimento della ditta.
Per il reato è applicabile la reclusione fino a dieci anni.
Secondo quanto accertato durante le indagini delegate dalla Procura di Caltagirone, a fronte di una elevata esposizione debitoria, il padre avrebbe intaccato il patrimonio societario attraverso “l’artificiosa vendita sotto contabilizzata” dei beni aziendali e del residuo della merce a favore della figlia per non pagare i creditori.
Le Fiamme Gialle hanno accertato come la società abbia continuato a operare, rimanendo sostanzialmente immutata, con la sola eccezione della denominazione sociale e dell’integrità del patrimonio aziendale, “che era stato intenzionalmente svuotato dal solo punto di vista contabile”.
