Caltanissetta, l’alta formazione musicale vive nel cuore della Sicilia - QdS

Caltanissetta, l’alta formazione musicale vive nel cuore della Sicilia

redazione

Caltanissetta, l’alta formazione musicale vive nel cuore della Sicilia

mercoledì 30 Novembre 2022

Il Vincenzo Bellini ha ottenuto dal Miur la denominazione di Conservatorio statale. Un risultato che premia il lavoro svolto negli ultimi anni e apre nuove prospettive

CALTANISSETTA – Con Decreto del ministro dell’Università e Ricerca numero 1.184 del 14 ottobre 2022 (registrato dalla Corte dei conti il 10 novembre 2022 al numero 2838) è stata disposta la statizzazione dell’Istituto superiore di studi musicali Vincenzo Bellini, che assume la denominazione di Conservatorio di musica statale Vincenzo Bellini di Caltanissetta.

Una data storica per la città, che dopo decenni di dibattito politico su una sede universitaria propria e indipendente, per opera della attuale governance tecnica dell’istituzione, è stata investita dalla qualità di sede di Conservatorio di Stato, titolo che contraddistingue le realtà più importanti del sistema accademico e culturale del Paese. Soddisfatti Andrea Cristiano Maria Milazzo e Michele Mosa, già nominati dal Mur rispettivamente presidente e direttore dell’istituzione pubblica del Libero Consorzio, i quali hanno condotto l’ultima e complessa parte del percorso di trasformazione dell’Issm Belllini da ex provinciale a statale, e dal primo gennaio 2023 assumeranno la guida dell’istituzione accademica nel nuovo ruolo di primo presidente e primo direttore della storia della neonata Istituzione accademica statale.

Un’operazione con numeri importanti: settecento studenti di cui 350 accademici e cento propedeutici, 38 docenti di prima fascia, un direttore amministrativo, un direttore finanziario, tre assistenti amministrativi, sette coadiutori amministrativi. Questo l’organico complessivo della nuova Istituzione finanziato dal Mur con una spesa di 2.365.485 euro, cui si aggiungono i trasferimenti per le attività istituzionali, con una prevedibile dotazione finanziaria di oltre 3.000.000 di euro.

“Il percorso iniziato nel 2017 in forza di leggi statali – ha detto il presidente Andrea Milazzo – è culminato nella fase della valutazione dell’Istituzione, che è avvenuto durante il mio mandato. Percorso molto complesso e non privo di battute di arresto che hanno provocato apprensione agli studenti e ai lavoratori, ma che abbiamo superato, grazie alla sinergia con gli Uffici del Ministero diretti da Maria Letizia Melina (segretario generale) e Marcella Gargano (direttore generale) e al lavoro di squadra con il direttore, il Consiglio di amministrazione e il Consiglio accademico, compatti e coerenti alla linea tracciata, consentendo così di superare tutti gli ostacoli con fluidità ed arrivare al traguardo di cui sono soddisfatto. Il risultato raggiunto ci responsabilizza ai nuovi e ambiziosi obiettivi che l’Istituzione si prefigge di raggiungere per conseguire e mantenere un elevato livello di preparazione e soddisfazione dell’utenza: i nostri studenti”.

“Grazie alla convenzione – ha aggiunto – stipulata con il Libero Consorzio, proprietario del bene immobile, ricevuto in comodato per 99 anni, è oggi possibile procedere al recupero e adeguamento dell’immobile, percorso in verità già avviato, che da oggi sarà velocizzato all’esito della conclusa statizzazione. Abbiamo già pubblicato le procedure di concorso per il reclutamento del personale interno e parte del personale che assumeremo dall’esterno, completando così una dotazione organica indispensabile al miglioramento dell’offerta formativa ed all’efficientamento dei processi amministrativi strumentali alla stessa. Anche con il prezioso aiuto del collegio dei professori e di un’entusiasta consulta studentesca, abbiamo tracciato le linee strategiche del percorso dell’Istituzione, che dovrà permeare sempre più non solo il Sistema accademico universitario, dove già sono stipulati importanti rapporti, con l’Università di Palermo, a mezzo del nostro Consorzio Universitario, con l’Università Kore di Enna, e con il Conservatorio di Catania, con il quale siamo federati, ma tutto il sistema Istituzionale locale Statale, del quale facciamo ormai parte a pieno titolo. Il nostro percorso dovrà altresì incrociare la formazione scolastica primaria e secondaria, dove si riconoscono i primi talenti e la società civile. Insieme all’internalizzazione e terza missione, dobbiamo cooperare a costruire un sistema culturale locale, e fare innamorare i nostri concittadini della musica colta. Ciò nella certezza che le Istituzioni accademiche e culturali crescono laddove cresce la cultura, ed a questo ciclo virtuoso già contribuiamo grazie al rapporto cooperativo con la Curia, il Comune di Caltanissetta, la Soprintendenza ai Beni culturali e ambientali, Il Museo regionale”.

Soddisfatto anche il direttore Michele Mosa: “L’Istituzione è ormai da oltre un trentennio punto di riferimento per l’alta formazione e produzione di musica colta nel territorio nisseno, formando studenti che oggi sono prime parti delle più importanti orchestre internazionali, vincitori dei premi internazionali più prestigiosi e docenti nei più importanti conservatori nazionali e internazionali. Incrementeremo le produzioni che permetteranno di caratterizzare l’Istituzione all’esterno. Ci attende molto lavoro che svolgeremo instancabili nella certezza di essere sul sentiero che condurrà sempre più all’affermazione dell’Istituzione nel panorama accademico nazionale e internazionale ed a costituire un infungibile punto di riferimento nel nostro territorio”.

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