Caltanissetta, “Equo Sport”, progetto che unisce il calcio al sociale - QdS

Caltanissetta, “Equo Sport”, progetto che unisce il calcio al sociale

Annalisa Giunta

Caltanissetta, “Equo Sport”, progetto che unisce il calcio al sociale

giovedì 30 Settembre 2021

Il piano, nato dall’unione tra Cooperativa sociale Etnos, Asd Sport Club Nissa e scuola calcio G&G Italia, mira a promuovere la disciplina come strumento di integrazione e inclusione

CALTANISSETTA – Promuovere lo sport, in modo particolare il calcio, come strumento di integrazione e inclusione questo l’obiettivo del progetto “Equo Sport” nato dall’unione tra la Cooperativa Sociale Etnos, la A.s.d. Sport Club Nissa 1962 e la scuola calcio G&G Italia. Un’occasione di coinvolgimento di giovani all’interno di due squadre di calcio in grado di offrire loro opportunità, creare rete e relazioni che possano diventare mezzo di cambiamento e un nuovo modello di economia civile.

Un progetto che si inserisce all’interno del programma Sai “Sistema Accoglienza Integrazione, promosso dal Ministero dell’Interno e gestito dal Libero Consorzio Comunale di Caltanissetta. “Un progetto innovativo – afferma Eugenio Maria Alessi, Segretario generale nella funzione di Dirigente dei Servizi Sociali del Libero Consorzio Comunale di Caltanissetta – che ha valenza culturale e sociale.

Un’idea nata dalla cooperativa sociale Etnos che ha vinto una gara d’appalto a livello europeo classificandosi utilmente per la cura e l’assistenza dei ragazzi extracomunitari minori non accompagnati che pertanto si ritrovano nel territorio nisseno e che hanno bisogno di una particolare assistenza che non è da considerarsi solo quella tradizionale ma che va ben oltre e che li coinvolge dal punto di vista scolastico, formativo e culturale”. “Equo Sport – aggiunge – dimostra di avere una grande connessione con il sociale e lo sport poiché grazie a quest’ultimo è possibile spingere i giovani verso attività non pericolose e che promuovono valori sani”.

“Parlare di inclusione e di integrazione – afferma Fabio Ruvolo, presidente della cooperativa Etnos – lo si può intendere solo in una logica più estesa. Noi faciliteremo i nostri minori stranieri che sono all’interno dei progetti ‘Casa nostra’ e ‘Oltremare’ partendo dal progetto che abbiamo con il libero consorzio comunale ma che poi si estenderà ad altri ragazzi sul territorio che potrebbero avere difficoltà economica d’accesso al mondo sportivo”.

“Equo Sport – prosegue Ruvolo – è un progetto culturale, civile e sociale. È un percorso collettivo intrapreso da una cooperazione che mette insieme figure diverse per raggiungere scopi comuni con l’augurio che altre associazioni sportive possano trovare coinvolgimento in questa progettualità. Il Panathlon Club ha già dato la sua disponibilità ad aderire al progetto, ciò per noi è un motivo di grande orgoglio e invitiamo altre associazioni ad unirsi a noi”.

“Lavorare da soli – afferma Gianluca Italia dell’Asd Sport Club Nissa 1962 – non porta a molto. Abbiamo iniziato a fare rete mettendo da parte i dissapori per aumentare i punti di forza e permettere un’inclusione attiva verso i ragazzi che hanno difficoltà a più livelli. Le due scuole calcio sono realtà differenti ma che si vedono unite verso un fronte comune quale quello del settore giovanile”.

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