Caltanissetta, frode con fatture inesistenti: 11 misure cautelari e sequestro da 2,5 milioni - QdS

Caltanissetta, frode con fatture inesistenti: 11 misure cautelari e sequestro da 2,5 milioni

lamantia

Caltanissetta, frode con fatture inesistenti: 11 misure cautelari e sequestro da 2,5 milioni

Redazione  |
martedì 06 Dicembre 2022

Operazione della guardia di finanza a San Cataldo. I coinvolti avrebbero ottenuto un indebito risparmio d'imposta simulando la vendita di prodotti

Operazione dei carabinieri della compagnia di Caltanissetta e del gruppo della guardia di finanza nissena che hanno eseguito a San Cataldo un’ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal Gip di Caltanissetta nei confronti di undici persone, indagate a vario titolo per associazione a delinquere finalizzata all’emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.

L’indagine, coordinata dalla Procura, aveva avuto inizio nel 2020 consentendo di disarticolare un presunto sodalizio, composto da alcuni imprenditori che, attraverso la cosiddetta “frode carosello” avrebbero ottenuto, a vario titolo, un indebito risparmio d’imposta, simulando una serie consecutiva di vendite di prodotti, secondo l’ipotesi dell’accusa, dai magazzini della prima società venditrice. Nelle operazioni avrebbero coinvolto anche società estere e italiane interposte, poi rivelatesi mere “cartiere”.

Le detrazioni di imposta non dovute

Così facendo, sfruttando il regime “di sospensione di imposta” la prima società venditrice avrebbe ottenuto detrazioni d’imposta, sia Iva che Ires, non spettanti. Il credito Iva, infatti, avrebbe tratto origine da una serie di operazioni inesistenti, certificate da fatture false, consistenti in compravendita di prodotti, di fatto, mai movimentati”, dicono gli investigatori.

Le attività d’investigazione hanno consentito di accertare come la “presunta organizzazione criminale avesse ramificazioni anche sul territorio della Repubblica Ceca, dove sarebbero stati creati fittizi soggetti giuridici necessari per la realizzazione delle frodi”. “Secondo la ricostruzione investigativa, attraverso meticolose e accurate attività tecniche condotte dalla Sezione operativa del Nor carabinieri e complesse analisi contabili eseguite dal gruppo della guardia di finanza di Caltanissetta, la frode sarebbe stata realizzata per favorire, in modo prevalente, una società che aveva sede a San Cataldo, la quale avrebbe omesso di versare imposte per circa 2.5 milioni di euro, frutto di un fittizio fatturato di circa 8 milioni di euro, consentendole, attraverso l’indebito vantaggio fiscale, di assicurarsi una posizione di supremazia nel mercato degli pneumatici, venduti al pubblico a prezzi notevolmente inferiori a quelli determinati dalle regole della concorrenza, a svantaggio delle imprese rivali”.

Le misure cautelari

Tre degli indagati, considerati costitutori, promotori e organizzatori del sodalizio, sono destinatari della misura degli arresti domiciliari mentre gli altri, residenti in varie parti del territorio nazionale, sono stati sottoposti alla misura dell’interdizione dall’esercizio delle attività di impresa e al divieto d’assunzione di uffici direttivi delle persone per la durata di un anno. Parallelamente, è stato eseguito un sequestro preventivo per l’importo complessivo di circa 2,5 milioni di euro.

L’indagine è stata eseguita anche con il contributo da parte di amministrazioni tributarie estere attraverso II reparto del Comando generale della guardia di finanza (che ha consentito di accertare le ramificazioni della presunta associazione sul territorio della Repubblica Ceca) e dei reparti dell’Arma dei carabinieri dislocati sul territorio nazionale (per l’esecuzione di alcune misure cautelari).

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