CALTANISSETTA – Sperimentare nuove tecnologie per migliorare il benessere e le condizioni di vita delle persone con più di 65 anni d’età che convivono con patologie croniche e degenerative, promuovendo l’innovazione delle attività di cura e dell’assistenza socio-sanitaria. Questo, in estrema sintesi, è l’obiettivo del progetto Case in Rete, promosso dalla cooperativa sociale Etnos, selezionato e sostenuto dalla Fondazione con il Sud attraverso il bando Welfare e Tecnologie.
Un’opportunità per chi ha difficoltà legate all’età che sarà realizzata grazie alla collaborazione con altre cooperative sociali, organizzazioni di volontariato, Asp e la Ct Consulting Srl, che avrà il compito deli realizzare le soluzioni tecnologiche. Il progetto è stato presentato nei giorni scorsi in città dal presidente della cooperativa Etnos, Fabio Ruvolo. Presenti anche gli altri partner coinvolti ovvero il commissario straordinario dell’Asp Alessandro Caltagirone, il direttore sanitario dell’Asp Luciano Fiorella, il sindaco Roberto Gambino, il presidente del Comitato nisseno della Croce rossa italiana Nicolò Piave, il presidente della Auser Salvatore Pelonero e Roberto Manenti della Ct Consulting.
Il progetto, sostenuto con seicento mila euro, sperimenterà una soluzione tecnologica basata sull’integrazione tra televisione e telefono, che permetterà di usufruire di interventi di teleassistenza a casa. “Un’idea innovativa – ha spiegato Ruvolo – che è stata sposata dalla Fondazione per il Sud. Per noi è un vanto perché parliamo a Caltanissetta di innovazione concreta, di esperienza e opportunità che ci consentirà di incidere sulla cultura del benessere della persona. Il progetto si basa sull’integrazione tra soluzioni tecnologiche di facile utilizzo e l’intervento di operatori a domicilio, riuscendo così a garantire la sicurezza, il benessere e la socialità delle persone con problemi di salute o limitata autonomia personale favorendone la permanenza nelle proprie abitazioni, sostenendo le famiglie e i caregiver nella loro opera di cura e assistenza, contribuendo all’ottimizzazione dei processi e alla riduzione della spesa pubblica nel settore dell’assistenza socio-sanitaria”.
Un dispositivo elettronico consentirà, attraverso il telecomando del proprio televisore, il continuo scambio di informazioni tra l’assistito e l’operatore che diventerà un punto di riferimento centrale per la persona anziana e che potrà rilevare parametri medici, ricordare i farmaci da assumere, inviare consigli di prevenzione e per la promozione e il mantenimento del benessere, gestire allarmi e attivare servizi di emergenza. I dati saranno accessibili al medico di famiglia, all’Azienda sanitaria provinciale e ai familiari. Saranno previste inoltre attività di consulenza psicologica e infermieristica, ma anche animazione e laboratori di lettura e musica, ginnastica dolce.
A familiari e caregiver verrà garantito un supporto specifico per una ridistribuzione dei carichi di cura e l’accompagnamento alla rete dei servizi territoriali.