Sant’Elia, per il Pronto soccorso maggiore efficienza - QdS

Sant’Elia, per il Pronto soccorso maggiore efficienza

Sant’Elia, per il Pronto soccorso maggiore efficienza

martedì 24 Dicembre 2019

Vertici sanitari al lavoro per migliorare le prestazioni e garantire all’utenza servizi migliori. Nel mirino alcune criticità della struttura. Appello al sindaco del capoluogo, Gambino

CALTANISSETTA – Lunghi tempi di attesa, bagni insufficienti, personale ridotto e scarsa organizzazione. Queste le accuse nei confronti del Pronto soccorso dell’ospedale Sant’Elia. Una situazione denunciata nuovamente nei giorni scorsi dal segretario territoriale della Cisl con delega alla Sanità pubblica Gianluca Vancheri, il quale ha chiesto l’intervento del sindaco Roberto Gambino.

“Abbiamo ricevuto – ha detto Vancheri – numerose segnalazioni per situazioni di incuria e lamentele riguardo agli accessi del Pronto soccorso dell’ospedale Sant’Elia, dove per esempio, pur essendo presente un Obi (l’unità di Osservazione breve intensiva), che dovrebbe consentire di smistare i pazienti più critici in attesa di ricovero, gli utenti parrebbero sottoposti a infinite ore di attesa. Sembra del resto che il Pronto soccorso sia assolutamente fuori controllo: basti confrontare direttamente sul sito web dell’Asp le medie di attesa di Caltanissetta e quelle di Gela, che pur servendo un bacino equivalente con un numero minore di operatori si conferma con standard migliori”.

Problemi legati alla carenza di dotazione organica, secondo il segretario della Cisl. “Le segnalazioni – ha aggiunto – parlano di un solo medico in servizio nelle ore notturne, quatto infermieri a disposizione, di cui uno dedicato ai ricoverati e un solo infermiere al triage. Non meno grave è la situazione se guardiamo agli aspetti organizzativi e infrastrutturali: al momento vi è la disponibilità di un bagno in astanteria, uno per gli esterni e uno per i barellati all’interno. Questo comporta a nostro parere, oltre gli immaginabili disagi, anche il potenziale rischio di veicolare malattie infettive. A oggi, inoltre, vi è una sola ambulanza che parrebbe dedicata alle consulenze esterne diagnosi e trasferimento ma non per le urgenze, e quindi questo comporta il ricorso a società private. Ci chiediamo inoltre con quale frequenza vengano organizzati i ricoveri non acuti negli altri nosocomi dell’Asp di Caltanissetta”.

Al di la dell’intervento del Comune auspicato dai sindacati, la dirigenza dell’Asp ha comunicato di essere al lavoro per continuare a migliorare i servizi rivolti agli utenti, nell’ottica di una sempre maggiore cura dei cittadini e delle loro esigenze in tema di salute.

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