Caltanissetta

Riscossione, scontro opposizione-Amministrazione

CALTANISSETTA – Chiedono di congelare le 66 mila cartelle esattoriali inviate dal Comune ad altrettanti utenti per il pagamento dei tributi relativi al 2013 e 2014. Sono i consiglieri di “Caltanissetta protagonista”, intervenuti sulla questione che ha provocato lunghe file negli uffici di via De Gasperi, con gli in cerca di chiarimenti.

Una vicenda di cui si è occupata anche la Commissione consiliare Trasparenza, convocando l’assessore al ramo Luciana Camizzi, il ragioniere capo dell’Ente Claudio Bennardo e la responsabile dell’Ufficio Tributi Angela Di Gesu per avere spiegazioni. Le cartelle in questione, infatti, presentano inesattezze e si riferiscono a un periodo di oltre cinque anni fa, dunque dovrebbero essere prescritte, così come riconosciuto dalla Commissione tributaria provinciale che ha accolto più istanze da parte dei ricorrenti.

“Le risposte alle domande dei componenti della Commissione – si legge in una nota inviata dai consiglieri di ‘Caltanissetta protagonista’ – continueranno nei prossimi giorni, ma già adesso si ha chiaro il quadro della situazione che certamente non depone a favore di un’Amministrazione quasi inconsapevole di quello che sta avvenendo, quasi essa stessa colpita da un’azione spaventosa di recupero crediti, guarda caso quasi sempre al limite della prescrizione”.

“Chiediamo – hanno aggiunto – di congelare le cartelle trasmesse non fosse altro perché i cittadini non sono in grado di interloquire con l’Ufficio tributi per ogni forma di comunicazione (doppi pagamenti, mancate dichiarazioni, misure errate, pagamenti già effettuati, dilazioni e quant’altro). Infatti, a fronte di scadenze di pagamento entro i sessanta giorni, gli appuntamenti fissati con gli stessi assediati uffici ormai sono slittati a metà del prossimo anno”.

Oltre duecento mila euro l’importo impiegato per inviare la notifica degli avvisi di pagamento, somma che secondo i consiglieri d’opposizione poteva essere impiegata per rafforzare l’Ufficio Tributi ricorrendo anche a professionisti esterni. Tra le richieste all’Amministrazione, anche quella di creare una task force che in pochi mesi incontri e dialoghi con tutti i cittadini e dia loro ogni spiegazione, sanando le criticità e offrendo un servizio dalla parte dell’utente.

“Non si tratta – ha precisato l’assessore Luciana Camizzi – di cartelle pazze. Già dai riscontri dell’Ufficio Tributi molte di queste cartelle sono effettivamente dovute. Sono stati effettuati degli incroci con i dati forniti dal Catasto e le dichiarazioni o quanto versato dal contribuente. Stiamo gestendo l’emergenza individuando personale aggiuntivo da poter integrare all’Ufficio Tributi. Abbiamo anche predisposto degli appuntamenti aggiuntivi per i Caf, patronati e professionisti”.