Home » Caltanissetta sfida per il titolo di “Capitale italiana del libro”

Caltanissetta sfida per il titolo di “Capitale italiana del libro”

Caltanissetta sfida per il titolo di “Capitale italiana del libro”

Il capoluogo nisseno è tra le dieci finaliste selezionate a livello nazionale. L’obiettivo è promuovere iniziative e attività finalizzate alla promozione della lettura e alla diffusione della cultura

CALTANISSETTA – Il capoluogo nisseno è tra le città finaliste candidate al titolo di “Capitale italiana del libro 2021”. La notizia è stata comunicata via social network direttamente dall’assessore comunale alla Cultura, Marcella Natale, che si è spesa in prima persona per spingere l’Ente a prendere parte a questa iniziativa, riconosciuta dal Consiglio dei ministri per favorire progetti, iniziative e attività finalizzate alla promozione della lettura. Alla città prescelta sarà consegnato un contributo di spesa di massimo pari a cinquecentomila euro.

“Per noi – ha affermato l’assessore Natale – è un risultato importantissimo, perché crediamo nella possibilità che la cultura possa essere motore per la rigenerazione e il rilancio della città. Invito, quindi, tutta la città a fare il tifo per noi”.

Un obiettivo importante per la città, dopo che, la scorsa estate Caltanissetta è stata eletta (tra i Comuni con più di 50.000 abitanti) “Città che legge”. Questa nuova iniziativa è promossa dal Centro per il libro e la lettura, d’intesa con l’Anci (Associazione nazionale dei Comuni italiani), per qualificare i centri che si impegnano a promuovere e valorizzare con continuità politiche di promozione della lettura. L’intento è riconoscere e sostenere la crescita socio-culturale attraverso la diffusione della lettura come valore riconosciuto e condiviso, in grado di influenzare positivamente la qualità della vita individuale e collettiva.

A rafforzare questo intento il “Patto di Caltanissetta per la lettura”, nato con l’obiettivo di promuovere in modo continuativo, trasversale e strutturato la lettura e la conoscenza in tutte le loro forme.

“Alla base del Patto – ha spiegato l’assessore – si pone il profondo e antico legame che la città ha con i libri: ne è un esempio la prestigiosa Biblioteca Scarabelli, oltre alla considerazione che lettura e conoscenza siano fattori indispensabili per la costruzione di una società più libera, consapevole e attenta alle diversità, cui tutti i cittadini e le cittadine, le associazioni, le imprese e le istituzioni possono contribuire ogni giorno”.

“Il Patto – ha concluso la rappresentante della Giunta municipale – è un manifesto attraverso cui si costituisce una grande alleanza cittadina, cui aderiscono soggetti pubblici e privati, istituzioni culturali, Università, imprese, professionisti, associazioni e singoli cittadini, che intendono impegnarsi per ideare e sostenere progetti culturali condivisi”.