CALTANISSETTA – Visti anche i recenti avvenimenti, non rallenta l’azione delle istituzioni nel cercare di prevenire e contrastare il pericolo incendi. A tal proposito, proprio qualche giorno fa, è stata emanata una nuova circolare del prefetto Chiara Armenia per rafforzare la strategia di prevenzione contro i roghi.
La rappresentante del Governo nazionale sul territorio, a seguito di un nuovo incontro avvenuto con le parti interessate, ha reiterato nei confronti dei sindaci le diverse disposizioni già impartite nel corso delle precedenti riunioni e formalizzate in una circolare dello scorso 24 maggio ribadendo la necessità di assicurare, laddove non ancora provveduto, a una pronta e tempestiva rimozione della vegetazione erbacea lungo le fasce perimetrali delle aree antropizzate e in particolare nelle zone a rischio viciniore a ospedali, scuole, case di cura.
Il prefetto ha altresì inviato i sindaci a verificare l’effettiva fruibilità dei punti di approvvigionamento idrico oltre che a vigilare sull’osservanza delle ordinanze sindacali impartite. A Caltanissetta, infatti, nonostante l’ordinanza del sindaco Roberto Gambino per ripulire dalle infestanti i terreni e le aree private, molti nisseni hanno fatto “orecchie da mercante” lasciando la situazione immutata. Anche per questo il primo cittadino, a seguito dei roghi avvenuti a Santa Barbara si è ripromesso di controllare i terreni privati e agire con sanzioni e denunce.
La Prefettura ha anche posto particolare attenzione all’usanza di accendere fuochi pirotecnici invitando i sindaci di adottare apposite ordinanze sindacali di divieto, nei territori di rispettiva competenza, di uso di petardi, botti e giochi d’artificio pirotecnici di qualsiasi tipologia benché di libera vendita. “Il loro utilizzo – ha ribadito il prefetto – potrebbe costituire fonte di innesco e propagazione di fuochi, specie se in prossimità di aree agricole e boscate”.
Disposta anche un’intensificazione dei servizi di pattugliamento antincendio già operati dalle Forze di Polizia, in concorso con il personale delle Polizie municipali e locali, e finalizzati a creare punti di osservazione dinamici, sempre attivi. Modello operativo già sperimentato positivamente negli ultimi due anni, che consente di accelerare i tempi di intervento e di impedire la propagazione del fuoco.