Caltanissetta

Caltanissetta, una “Vertenza” per risollevare la città

CALTANISSETTA – “Non voglio essere il sindaco dell’ultima città italiana per qualità della vita. È arrivato il momento dimostrare che siamo determinati e operativi. C’è un progetto di città chiaro che dovrà essere realizzato, un progetto che parte dagli investimenti sulla filiera agro alimentare per arrivare al turismo sostenibile che ha bisogno di infrastrutture. Lo dobbiamo a noi stessi e ai nostri figli”. Così il sindaco Roberto Gambino ha tracciato il suo progetto di città, che dovrà concretizzarsi nell’anno appena iniziato, ribaltando la recente classifica pubblicata da “Il Sole 24 ore”.

“Ho deciso – ha aggiunto – di farmi promotore della ‘Vertenza Caltanissetta’ per elevare una voce sola, univoca. Come primo atto chiederemo che il vice ministro Giancarlo Cancelleri e il ministro Giuseppe Provenzano vengano a sedersi allo stesso tavolo per lavorare insieme. È ciò che i cittadini vogliono vedere da noi: le istituzioni che si assumono insieme le responsabilità raccogliendo idee, proposte e progetti”.

Nei sette mesi di mandato del 2019 il sindaco è stato affiancato dagli assessori Grazia Giammusso, Giuseppe La Mensa, Fabio Caracausi, Marcello Franciamore, Marcella Natale, Luciana Camizzi. La stessa squadra con cui, da qui ai prossimi mesi, inizierà a gettare le basi per la città del futuro.

Si parte dalle basi chiamate Bilancio previsionale 2019 e Peg 2019/2022. Mentre sempre sul fronte delle finanze comunali, resta in ballo la questione della posizione debitoria fra Ato e Comune. La volontà è quella di approvare i bilanci e liquidare la società partecipata, che genera costi considerevoli di gestione che pesano sul Comune per il 50%.

Tanto lavoro da fare, insomma, per cambiare il volto di una città che nelle ultime settimane è finita agli onori della cronaca per questioni tutt’altro che positive. La “Vertenza Caltanissetta” è stata ufficialmente aperta. La speranza è che possa chiudersi rapidamente e in modo positivo.