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Calvario dopo sostituzione valvola aortica, Procura Palermo apre fascicolo

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Calvario dopo sostituzione valvola aortica, Procura Palermo apre fascicolo

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mercoledì 21 Luglio 2021

Dopo la sostituzione di una valvola aortica, l’infezione, l’ulteriore intervento chirurgico, la caduta nel reparto di Cardiologia e l’arresto cardiaco fatale. E' accaduto a un 58enne di Corleone.

Il calvario per la sostituzione di una valvola aortica, l’infezione, l’ulteriore intervento chirurgico, la caduta nel reparto di Cardiologia e l’arresto cardiaco fatale.

Sarà la Procura di Palermo, che ha riscontrato la denuncia dei familiari, assistiti da Studio3A, a fare chiarezza sulla via Crucis e sul decesso di un appena cinquantottenne di Corleone, L. L., avvenuto sabato 17 luglio nella clinica palermitana “Maria Eleonora Hospital”.

Il Pm Francesca Mazzocco ha aperto un procedimento penale con l’ipotesi di reato di omicidio colposo, ad ora contro ignoti, e disposto l’autopsia.

Il paziente
era costantemente seguito a livello cardiologico per un problema di stenosi
alla valvola aortica
, che si era gradualmente aggravato. Dopo l’ultima
visita specialistica, a maggio, e ulteriori accertamenti, uno dei cardiologi
che lo aveva in cura, K. F.
, ha ritenuto di dover intervenire e l’8
giugno
il paziente è stato sottoposto al Maria Eleonora Hospital,
una delle strutture dove il dottore lavora, a un’operazione di sostituzione
della valvola
con impianto di una protesi meccanica, e una settimana
dopo, il 15 giugno, è stato dimesso, senza alcuna prescrizione di
antibiotici.

Ma da lì è
iniziato il calvario: qualche giorno dopo il cinquantottenne ha cominciato a
manifestare febbre sempre più alta
, sin quasi a 40. La moglie ha contattato
il cardiologo, che tuttavia quel giorno non era in clinica, e allora ha chiesto
aiuto al medico di famiglia, che ha consigliato una terapia con
antibiotici e antipiretici
. Ma persistendo l’alterazione ed essendo
subentrata anche una preoccupante tachicardia, i congiunti hanno deciso
di trasportare il loro caro al pronto soccorso dell’ospedale “Dei Bianchi”
di Corleone
, dove gli hanno riscontrato una grave sepsi in corso.

L. L. è stato
riportato d’urgenza al “Maria Eleonora Hospital” dove il 7 luglio è
stato nuovamente operato
per rimuovere la protesi meccanica aortica
appena innestata
, per impiantarne una biologica e per la ricostruire
la continuità mitro-aortica
con un patch di pericardio: l’infezione
gli aveva completamente consumato il tessuto. Inoltre, il 9 luglio gli è
stato impiantato anche un pacemaker in quanto non gli arrivavano più
impulsi al cuore
. La situazione sembrava in miglioramento, tanto che dal
19 luglio
il paziente avrebbe dovuto iniziare il percorso riabilitativo.

Ma non ha
fatto a tempo. Trasferito dalla Terapia Intensiva (forse troppo presto)
al reparto di Cardiologia, L. L., stando al poco che è stato riferito ai
familiari dai medici in servizio, all’alba di sabato sarebbe rimasto vittima
di una caduta accidentale
dovuta a un calo di pressione: cadendo si
è procurato un taglio al sopracciglio e poco dopo è andato in arresto
cardiaco
. Vani i tentativi di rianimazione proseguiti per 45 minuti. Al
loro arrivo, alle 8, la moglie e i figli, invitati un’ora prima per
telefono a raggiungere la clinica, hanno ricevuto la notizia shock della
morte del loro caro
.

Sconvolti dal
dolore e non riuscendo a capacitarsi di questa sequela di eventi avversi,
i familiari del cinquantottenne, per fare piena luce sui fatti, attraverso il consulente
legale
Alessio Tarantino, si sono affidati a Studio3A-Valore
S.p.A.
, società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e
nella tutela dei diritti dei cittadini, e domenica 18 luglio hanno
presentato denuncia querela alla stazione dei carabinieri di Corleone,
chiedendo all’autorità giudiziaria di avviare opportuni accertamenti su
tutta la vicenda medica che ha portato alla morte di L. L., appurando in modo
particolare eventuali responsabilità da parte dei sanitari che l’hanno avuto
in cura
.

Istanze
giudicate legittime dalla Procura palermitana che, come detto, tramite
la dott.ssa Mazzocco, ha aperto un fascicolo e disposto l’esame
autoptico
per accertare le cause del decesso, verificare poi tutte
le attività diagnostiche e terapeutiche praticate dai medici dei reparti
dove la vittima è stata ricoverata, fin dal primo accesso al Maria Eleonora
Hospital del 5 giugno, comprese quelle chirurgiche, e in ultima analisi
appurare se sussistano profili di colpa generica e/o professionale nelle
condotte dei sanitari casualmente legate al decesso, “considerando anche la caduta
del 17 luglio
” precisa il Pubblico Ministero nei quesiti posti al consulente
tecnico medico legale
scelto per l’accertamento non ripetibile, il dott.
Andrea Palmeri
. L’incarico è stato conferito oggi, mercoledì 21 luglio,
alle 9, negli uffici del Palazzo di Giustizia di Palermo: alle operazioni
peritali
, che si effettuerannosempre oggi, con inizioalle
13, al Policlinico di Palermo, parteciperà anche il medico
legale dott. Mario Guarino
, come consulente di parte per la famiglia
della vittima messo a disposizione da Studio3A.

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