Cambiamento climatico: 6,6 mln di alberi tramite il Pnrr - QdS

Cambiamento climatico: 6,6 mln di alberi tramite il Pnrr

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Cambiamento climatico: 6,6 mln di alberi tramite il Pnrr

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sabato 05 Novembre 2022

Sono 6,6 milioni i nuovi alberi in arrivo tramite i fondi del Pnrr per superare le conseguenze dovute ai cambiamenti climatici.

Arrivano 6,6 milioni di nuovi alberi grazie ai fondi del Pnrr al fine di contrastare le conseguenze dovute ai cambiamenti climatici. Si vogliono creare corridoi verdi tra città e campagne ma anche mitigare le isole di calore in estate, rafforzare il terreno contro le bombe d’acqua e infine ripulire l’aria inquinata dallo smog. A comunicarlo il presidente della Coldiretti Ettore Prandini in occasione del summit con i florovivaisti italiani all’assemblea di Assofloro in vista della prossima Cop27 (vertice mondiale sui cambiamenti climatici). L’incontro si è svolto nella sede di Coldiretti a Roma a Palazzo Rospigliosi.

Ottenuto dal Ministero al ramo lo stanziamento di 25 milioni di euro a favore delle imprese. Il contributo è pari al 30% dei maggiori costi sostenuti nel periodo tra marzo e agosto 2022 rispetto a quelli dello stesso periodo del 2021 per la gestione delle attività produttive (in serra), per l’acquisto di energia elettrica, gas metano, GPL, gasolio e biomasse usate per la combustione in azienda. Inoltre il decreto prevede la possibilità di un acconto pari al 90% dell’aiuto. I vivai italiani, a seguito dei rincari energetici, devono sostenere spese raddoppiate (+95%) con punte che, secondo l’analisi della Coldiretti, vanno dal +250% per i fertilizzanti al +110% per il gasolio o il +1200% per il metano per il riscaldamento delle serre. Gli aumenti sono arrivati pure per gli imballaggi: dalla plastica per i vasetti dei fiori (+72%) al vetro (+40%) fino alla carta (+31%). Tra l’altro si allungano anche i tempi di consegna che, in qualche caso, sono quintuplicati. Boom di incrementi pure per le spese di trasporto (in Italia l’85% delle merci viaggia su gomma).

Il florovivaismo, sottolinea la Coldiretti, è un comparto strategico per il Paese che vale 2,5 miliardi di euro e garantisce 200mila posti con 30mila ettari di territorio coltivati da 21.500 imprese coinvolte fra produzione di piante e fiori in vaso (14mila) e quelle di piantine da trapianto (7.500). Nelle città si dispone di appena 33,8 metri quadrati di verde urbano per abitante. La situazione peggiore è nelle metropoli secondo l’Istat: i valori vanno dai 15,2 metri quadrati di Messina ai 17,1 di Roma, dai 17,8 di Milano ai 22,2 di Firenze, dai 42,4 di Venezia ai 9,2 di Bari.

Le parole del presidente della Coldiretti

“Per contrastare concretamente i cambiamenti climatici abbiamo elaborato insieme a Federforeste e Assofloro il progetto di piantare milioni di alberi nell’arco dei prossimi anni nelle aree rurali e in quelle metropolitane anche per far nascere foreste urbane con una connessione ecologica tra le città, i sistemi agricoli di pianura a elevata produttività e il vasto e straordinario patrimonio forestale presente nelle aree naturali – spiega Prandini -. Si tratta di un obiettivo importante che possiamo raggiungere solo sostenendo il settore florovivaistico nazionale fortemente colpito dai rincari energetici contro i quali abbiamo ottenuto dal Ministero lo stanziamento di 25 milioni di euro a favore delle imprese. Con una differente politica del verde pubblico potremmo affrontare meglio anche l’aumento esponenziale dei costi dell’energia che si è verificato quest’anno. Servono ulteriori risorse per il settore, dobbiamo agire come sistema per creare un Paese diverso e migliore rispetto al passato usando i fondi per gli accordi di filiere con l’utilizzo di piante italiane per creare valore e bellezza sui territori – conclude il presidente della Coldiretti -, nelle grandi città come nei piccoli comuni”.

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