Netta vittoria al ballottaggio contro l’uscente Firetto e ampia maggioranza in Consiglio. Da neo primo cittadino anche una mano tesa all’ex rivale: “Auspico una fattiva collaborazione”
AGRIGENTO – “La città ha dimostrato di volermi bene. Sarò il sindaco di tutti, il sindaco che ascolta. Ogni giorno gli agrigentini mi devono venire a trovare e la mia porta sarà sempre aperta. Dedico la vittoria alla mia famiglia”. Queste le prime parole del nuovo sindaco Franco Miccichè. L’ex assessore comunale e medico agrigentino si è imposto al turno di ballottaggio contro l’uscente Lillo Firetto ottenendo il 60,43%, pari a 13.156 voti.
Miccichè avrà dalla sua una maggioranza ampia, con una connotazione di centrodestra. Al primo turno in corsa con tre liste civiche e la lista Vox Italia, dopo l’apparentamento del secondo turno ha ricompattato il centrodestra e incassato la fiducia del Governo regionale con l’appoggio di Diventerà Bellissima del presidente Nello Musumeci, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega.
“Grazie – ha detto il neo primo cittadino – a chi ha creduto in me e nel mio progetto di rinnovamento. Ho sempre detto che per fare crescere Agrigento bisogna avere dei collegamenti con il Governo regionale e quello nazionale. E noi oggi abbiamo un collegamento diretto che può certamente favorirci. Con loro lavorerò per fare avere alla città quello che occorre per crescere e per far cambiare la vita degli agrigentini, a cominciare dal decoro e dalla pulizia. Formulo i migliori auguri a Lillo Firetto su quello che vorrà fare in futuro e auspico una fattiva collaborazione”.
Gli agrigentini hanno dunque scelto il cambiamento. Dopo un solo mandato è finita l’esperienza politica alla guida del Comune di Lillo Firetto, adesso in Consiglio comunale. “Dispiace – ha commentato il sindaco uscente – per l’occasione persa, perché abbiamo giocato solo il primo tempo di una partita fondamentale per la nostra città. Un primo tempo dove abbiamo gettato le basi per far splendere Agrigento. Si aprirà subito una nuova fase politica per la città e sarà mia cura non far morire quanto di buono, di determinante è stato fatto fino ad ora”.
“Sarò in Consiglio – ha concluso – nelle strade e nei quartieri, un controllore severo per il bene di tutti gli agrigentini, per il bene della città, perché Agrigento non deve e non può tornare indietro alle politiche del passato che hanno dimostrato di essere superate da tempo. Auguro comunque buon lavoro a Franco Micciché, affinché faccia del suo meglio. Perché il bene della città è superiore a tutto, anche alle divisioni politiche.”