Milano, 24 nov. (askanews) – Nei menù natalizi italiani il salmone affumicato ha sempre un posto riservato. Con i crostini al burro nell’antipasto o con le pennette per un primo un po’ più esotico negli anni ’80 è riuscito a ritagliarsi un ruolo da protagonista sulla tavola delle feste che conserva ancora oggi. Il suo consumo, infatti, in prossimità delle feste aumenta. Il Consorzio affumicatori maestri italiani, a dicembre stima un balzo del 125% delle vendite dei prodotti a bollino Cami, rispetto al mese di ottobre, superando i 2,25 milioni di pezzi venduti. Questo picco, si inserisce in un trend che in anni più recenti ha visto il consumo di salmone affumicato destagionalizzarsi, complice la riscoperta come healthy food: negli ultimi tre anni, infatti, il consumo degli italiani è aumentato del +21,5% .
In Italia, il salmone affumicato domina oggi il comparto dei prodotti ittici affumicati, con una quota del 94%, generando un valore totale di 376,4 milioni di euro nel 2023 (+5,5% rispetto al 2019) e un volume di 20.963 tonnellate consumate . Il consumo pro-capite ha raggiunto quota 2,4 chili per persona all’anno, mentre la frequenza media di acquisto per famiglia è salita a 7,4 volte nel 2023 (Vs 7,2 del 2022) .
Con un volume d’affari che nel 2024 ha superato i 120 milioni di euro nel comparto del pesce affumicato, stimando un’incidenza di circa il 30% sul mercato e un tasso di crescita a valore più che doppio rispetto all’anno precedente, il Consorzio affumicatori maestri italiani è nato nel 2023 dall’iniziativa di quattro operatori dell’industria del salmone lavorato in Italia: Compagnia del Mare, Foodlab, Sicily Food e Starlaks. “La nascita del Consorzio – evidenzia Gianpaolo Ghilardotti, presidente Cami – vuole rispondere alla necessità di tutelare e valorizzare una tradizione artigianale storica e distintiva del panorama gastronomico italiano, come l’affumicatura dei prodotti ittici, in un contesto in cui i consumatori sempre più richiedono prodotti di alta qualità e certificati. Le aziende associate rispettano rigidi disciplinari che assicurano alti standard qualitativi in ogni fase del processo, dalla selezione della materia prima alla lavorazione e alla salatura a secco. E il bollino del Consorzio è simbolo di questa garanzia”.

