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Campagna sociale sui beni culturali

È presumibile che la maggioranza dei siciliani non conosca i centinaia di beni culturali, ambientali, paesaggistici, archeologici, museali e via enumerando della loro terra. La deduzione deriva dal fatto che i pernottamenti degli isolani sono una parte minoritaria del totale.
Il blocco di quattro mesi di tutte le attività ricettive ha creato un buco nei pernottamenti del 2020 stimabile in 12/13 milioni, sui circa 16 milioni dell’anno passato. Tale buco ha avuto (e ha) riflessi pesantissimi sull’economia della Regione, considerando che esso produce un ammanco nel Pil di 6-8 miliardi su 85 totali.
Serve per tale ragione una leva formidabile, con un piano d’azione forte, per raggiungere un obiettivo primario e alcuni secondari.
Il primo riguarda l’opportunità che tutti i siciliani, o la maggior parte di essi, sappiano quello che è custodito in questo prezioso contenitore che è la loro Isola.
L’obiettivo subordinato è che, mettendosi in moto da Est a Ovest e da Nord a Sud, i siciliani aiutino la ripresa della ruota economica con i pernottamenti e tutte le attività indotte.

Vi è ancora un altro obiettivo da raggiungere (e raggiungibile): abituare i siciliani a muoversi anche d’inverno, dato che la stagione è sempre propizia, e quindi, con questo processo, destagionalizzare il comparto turistico.
È infatti un delitto economico che in inverno gli alberghi di Taormina, Cefalù o Agrigento chiudano e in questo senso vi è una grande carenza degli assessorati regionali, che non hanno la capacità di attirare i turisti stranieri che qui potrebbero svernare.
Vi sono due leggi fortemente attrattive: la prima è la 9/2020 (articolo 10, comma 12), che prevede una notte su tre a carico della Regione (o due su sei).
Supponendo che si muovano tre milioni di siciliani per tre notti, ecco che di botto si otterrebbero nove milioni di pernottamenti. Il che consentirebbe, con molta probabilità e tenuto conto degli stranieri che comunque arriveranno, persino di superare la soglia del 2019.
L’assessore Messina si deve affrettare a emettere un decreto attuativo che consenta la riscossione del credito automaticamente da parte delle unità ricettive.

L’altra legge, questa volta nazionale di cui la Risoluzione 19/2020 dell’Agenzia delle Entrate consente ai cittadini italiani ed esteri una tassazione ridotta qualora trasferiscano la loro residenza in uno dei tantissimi comuni con meno di ventimila abitanti.
Com’è noto, vi sono molti di essi che consentono di acquistare immobili a un euro. Tali immobili potrebbero essere ristrutturati gratis in base al Decreto Rilancio (34/2020). Cosicché, i cittadini italiani o stranieri che decidessero di risiedere qui, almeno per 183 giorni l’anno (la metà più uno) avrebbero tre vantaggi: agevolazioni fiscali, casa a un euro e ristrutturazione gratuita.
Anche in questo caso, urge una campagna sociale, a livello nazionale e internazionale, per spiegare questa forte attrattiva.
Ovviamente, la campagna sociale dev’essere svolta nei quotidiani, di carta e digitali, in radio e tv e sui mezzi sociali. Deve essere forte, penetrante, che incuriosisca e susciti una forte voglia per milioni di italiani, europei e altri di scoprire le meraviglie della Sicilia.

Descritto cosa fare, anche se non in modo esaustivo, occorre che le azioni partano immediatamente e non con i tempi della lentocrazia siciliana. Gli assessori all’Economia, Gaetano Armao, al Turismo, Manlio Messina, e ai Beni culturali, Alberto Samonà, insieme ad altri colleghi, devono approntare un piano operativo che diventi esecutivo e attuabile dal prossimo 1 luglio, in modo da sfruttare interamente tutto il semestre.
Non c’è più tempo per tentennare o perdersi in inutili parole. Occorre un’azione rapida, ferma e decisa per tentare di ridurre la perdita di Pil che inevitabilmente colpirà l’economia isolana.
Ovviamente, la manovra indicata non può essere solitaria, ma dev’essere accompagnata dall’immediato sblocco dei cantieri delle opere pubbliche, in modo da dare ossigeno finanziario alla Sicilia, senza cui l’asfissia post virus continuerà.
Occorre una scossa elettrica ai siciliani, affinché vadano in giro e conoscano le bellezze dell’Isola. Basta con lo stare in casa, abbasso le mascherine.