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Campagna vaccinale in Sicilia: firmata l’intesa con i Medici di Medicina Generale, ecco come funzionerà

Campagna vaccinale in Sicilia: firmata l’intesa con i Medici di Medicina Generale, ecco come funzionerà
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Un’intesa che rafforza il ruolo del medico di famiglia, figura di riferimento per i cittadini e per l’intero Servizio Sanitario Nazionale.

E’ stato firmato presso l’Assessorato regionale alla Salute l’Accordo Integrativo Regionale che disciplinerà la partecipazione dei Medici di Medicina Generale alla nuova campagna vaccinale in Sicilia. A partire da ottobre sarà avviata la somministrazione dei principali vaccini: antinfluenzale, anti-Covid, antipneumococcico, contro l’Herpes Zoster, virus respiratorio sinciziale e Papillomavirus.

Si rafforza il ruolo strategico del medico di famiglia

Un’intesa che rafforza il ruolo strategico del medico di famiglia, figura di riferimento imprescindibile non solo per i cittadini ma anche per l’intero Servizio Sanitario Nazionale. Grazie alla loro capillare presenza sul territorio e al rapporto di fiducia con i pazienti, i Medici di Famiglia sono un pilastro nella promozione della prevenzione e dell’adesione alle vaccinazioni.

Cosa prevede l’intesa

L’accordo garantisce parità di accesso alle vaccinazioni per tutti i siciliani, mantenendo elevati standard qualitativi– afferma Gigi Tramonte, segretario regionale della FIMMG Sicilia – ed è un riconoscimento concreto del valore del medico di medicina generale nella tutela della salute pubblica”.

L’intesa prevede un compenso minimo di 10 euro per ogni vaccinazione effettuata presso lo studio medico, e 15 euro per le somministrazioni domiciliari. Quest’ultima opzione, sottolinea Tramonte, rappresenta un elemento chiaveLa capillarità degli studi di assistenza primaria è una risorsa da valorizzare. Abbiamo chiesto di ampliare la quota di pazienti vaccinati direttamente a domicilio, così da raggiungere anche le fasce più fragili della popolazione”.

Il nuovo accordo riafferma la centralità della medicina generale nella rete dei servizi sanitari regionali, integrando la prevenzione vaccinale con la cura e la presa in carico globale del paziente. Un modello di prossimità che non solo facilita l’accesso alle cure, ma alleggerisce anche il carico delle strutture ospedaliere e dei centri vaccinali.

Si tratta di un buon accordo conclude Tramonte che restituisce dignità professionale alla nostra categoria e introduce nuove risorse per rafforzare il ruolo dei medici di famiglia. Speriamo sia il primo passo verso un nuovo Accordo Integrativo Regionale per la medicina generale da chiudere entro breve tempo, nel quale ci proponiamo anche di ridurre il peso della burocrazia per dedicare più tempo alla cura e ai bisogni di salute delle persone”.

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