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Canadair precipitato sull’Etna: trovati i resti dei due piloti dopo ore di ricerche

Redazione
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Dopo ore di ricerche, sono stati ritrovati i resti dei due piloti che ieri erano a bordo del Canadair precipitato a monte Calcinera. Le vittime sono Matteo Pozzoli, 58 anni, di Erba, in provincia di Como, e Roberto Mazzone, 62 anni, di Salerno.

Le indagini sull’incidente

Intanto, si cerca di fare luce sul terribile incidente aereo avvenuto nel territorio di Linguaglossa (Catania) e che ha coinvolto il Canadair impegnato nelle operazioni spegnimento di un incendio scoppiato sul monte Calcinera.

Il velivolo, dopo aver effettuato un lancio d’acqua, durante una manovra ha urtato un costone roccioso ed è precipitato, esplodendo all’impatto con il terreno.

Canadair precipitato, chi sono le vittime

Matteo Pozzoli e Roberto Mazzone erano i due piloti del Canadair precipitato ieri a Linguaglossa. Pozzoli è un ex pilota dell’Aeronautica Militare, un esperto.

“Abbiamo saputo dell’incidente dalla radio, sentendo che il Canadair era partito da Lamezia Terme e sapendo che Matteo era lì, abbiamo fatto due più due. Solo dopo ci ha chiamati un collega dicendo che doveva darci una notizia, è stato l’unico che ha avuto la buona grazia di avvisarci”, racconta Filippo Pozzoli, ex sindaco di Erba, padre di Matteo.

“I suoi fratelli Simone e Ismaele sono andati in Sicilia per avere notizie più veloci e precise, almeno loro sono giovani, forti e in gamba e possono scarpinare per avere notizie fresche che purtroppo ancora non abbiamo. Quello che sappiamo lo abbiamo dedotto dai filmati che circolano, tutto lì. Nessuno ci ha chiamato, abbiamo provato anche con i carabinieri e ci hanno detto che appena sanno qualcosa ci avvisano. E siamo qui ad aspettare. La speranza c’é sempre, ma vedendo i filmati è ormai difficile sperare, l’aereo è esploso”.

Incidente Canadair, le ipotesi al vaglio

Secondo le prime ipotesi, a causare l’imprevisto potrebbe essere stato uno stallo d’ala dovuto a una manovra sbagliata o un volo a quota troppo bassa.

Il Canadair 28 precipitati sull’Etna appartiene alla società internazionale Babcock che effettua servizi antincendio per i vigili del fuoco.

L’azienda ha annunciato di avere aperto un’inchiesta sull’incidente e ha inviato dei tecnici sul posto. Sul caso sono aperte anche le indagini da parte della Procura di Catania.