Il segretario regionale del Carroccio chiede al governo regionale misure adeguate. Non possono partire i lavori per garantire l’apertura estiva delle attività
PALERMO – Il gruppo parlamentare della Lega Sicilia Salvini Premier all’Assemblea regionale siciliana ha presentato un ordine del giorno firmato dai deputati Antonio Catalfamo, Marianna Carona, Giovanni Bulla e Orazio Ragusa, in cui si chiede un intervento del governo regionale per adottare misure adeguate a scongiurare una crisi del settore turistico-balneare che in Sicilia avrebbe conseguenze disastrose. Si unisce alla richiesta dei deputati regionali il segretario regionale della Lega, Stefano Candiani.
“Le aziende che si occupano del settore turistico-balneare, in una regione come la Sicilia, rischiano un gravissimo contraccolpo dovuto agli effetti economici del Coronavirus. A causa dell’emergenza, i titolari di concessioni del demanio marittimo non possono avviare i lavori per garantire l’apertura delle proprie attività nel periodo estivo. In questa situazione di grave crisi generale e per il turismo in particolare, un intervento a favore degli stabilimenti balneari è fondamentale per consentire la ripresa degli investimenti, che potrà e dovrà rifare partire l’Italia e la Sicilia una volta terminata la fase dell’emergenza”.
La preoccupazione è tangibile, anche perché sono stati prolungati i termini della quarantena forzata fino alla fine delle festività pasquali. Sempre al fine di ovviare ai danni arrecati dall’emergenza epidemiologica da Covid-19, i senatori della Lega, primo firmatario Matteo Salvini, hanno presentato – su impulso del senatore della Lega Gian Marco Centinaio, ministro con delega al Turismo nel precedente governo – un emendamento al Ddl 1766 di conversione in legge del decreto-legge 17 marzo 2020, che prevede sia sospeso, come anticipazione risarcitoria in favore delle imprese balneari, il canone demaniale fino all’avvenuta erogazione del risarcimento o comunque nel limite massimo di 24 mesi. Centinaio ritiene il provvedimento doveroso, in considerazione non solo del rischio di perdere la prossima stagione estiva ma anche per il fatto che la stagione precedente non è stata positiva.
L’ex ministro ha aggiunto che “il governo non ha ancora emanato il decreto attuativo per l’estensione di ulteriori quindici anni delle concessioni demaniali per gli stabilimenti baneari”.