Canicattì, no del sindaco al depotenziamento dell’ospedale - QdS

Canicattì, no del sindaco al depotenziamento dell’ospedale

redazione

Canicattì, no del sindaco al depotenziamento dell’ospedale

venerdì 03 Luglio 2020

Il primo cittadino ha criticato la scelta di ridurre gli orari di attività del Centro trasfusionale. La missiva è stata inviata ai vertici della Regione Siciliana e a quelli dell’Asp agrigentina

CANICATTÌ (AG) – La sanità provinciale torna a far discutere e questa volta è stato il Comune canicattinese a farsi portavoce delle istanze del territorio. Il sindaco Ettore Di Ventura, infatti, ha inviato una nota ai vertici della politica regionale (presidente della Regione Nello Musumeci e assessore alla Salute Ruggero Razza) e a quelli dell’Azienda sanitaria provinciale (direttore generale Alessandro Mazzarà direttore sanitario Gaetano Mancuso) per protestare contro il ridimensionamento delle prestazioni del Centro trasfusionale dell’Ospedale Barone Lombardo.

Come evidenziato dall’Amministrazione, infatti, per decisione dei vertici sanitari provinciali, il Centro trasfusionale resterà aperto soltanto di mattina a causa di mancanza di personale medico. “Apprendiamo che ancora una volta – ha sottolineato il primo cittadino – l’Ospedale Barone Lombardo di Canicattì rischia un ridimensionamento delle prestazioni sanitarie offerte alla comunità non solo canicattinese ma anche dell’hinterland”.

“Numerosi – ha aggiunto – sono i pazienti di questo nosocomio che, per la sua posizione strategica, raccoglie non solo l’utenza agrigentina ma anche quella nissena, con un cospicuo numero di persone che superano i 65 anni di età di cui, tanti, hanno seri problemi di salute. La quiescenza del medico responsabile, causa del ridimensionamento delle attività del Centro trasfusionale, sicuramente non è una condizione imprevedibile pertanto sarebbe stato opportuno, anziché scegliere la strada più breve della riduzione delle prestazioni, intraprendere quella della programmazione prevedendo per tempo la nomina di un sostituto che riuscisse a garantire un servizio indifferibile perché salvavita, ovvero assicurare il diritto alla salute di un’intera comunità”.

“Appare urgente e necessario – ha sottolineato Di Ventura – che i vertici del Sistema sanitario regionale e provinciale provvedano a nominare in tempi celeri un medico che sostituisca il responsabile e inseriscano l’Ospedale di Canicattì, presidio che serve la metà della popolazione della provincia, in un piano di programmazione volto a implementare le offerte sanitarie e non a ridimensionarle”.

“Chiediamo – ha concluso il sindaco – un immediato incontro per discutere della preoccupante questione, nello spirito di rassicurare la comunità sul mantenimento dei dovuti diritti costituzionali in materia di salute. Il Centro trasfusionale dell’Ospedale non deve essere ridimensionato: Canicattì e i paesi limitrofi devono continuare ad avere un servizio di vitale importanza”.

Tag:

Articoli correlati

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017