Canicattì, manca personale e reparti chiusi: è protesta

Reparti chiusi e mancanza di medici: a Canicattì si scende in piazza a difesa dell’ospedale

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Reparti chiusi e mancanza di medici: a Canicattì si scende in piazza a difesa dell’ospedale

Irene Milisenda  |
sabato 24 Dicembre 2022

Dopo Ribera e Sciacca si scende in piazza anche a Canicattì per difendere le sorti dell’ospedale cittadino “Barone Lombardo”

A Canicattì i problemi sono legati alla mancanza di attrezzature e di reparti che creano disservizi all’utenza, ma in particolare, si contesta l’assenza dei reparti di ortopedia, oculistica e rianimazione, nonché la mancanza di personale sanitario.

“ Ci sono 45 medici a Canicattì, dovrebbero essere 128, 331 in provincia di Agrigento e dovrebbero essere 977. I medici da reperire ci sono ma i soldi dati all’Asp vengono spesi diversamene. I Diritti dei cittadini vengono chiaramente calpestati da una Governance sanitaria e politica”, ha dichiarato Salvatore Licari dell’associazione Ethikos.

Il comitato civivo pro Ospedale: “Politica assente, continueremo a manifestare”

Il corteo, organizzato dal Comitato civico Pro Ospedale, presieduta da Salvatore Castellano e l’associazione Ethikos per il territorio, presieduta da Salvatore Licari, è partito dalla Chieda San Diego, ha attraversato il corso principale, e si è concluso nei pressi della villa comunale Regina Margherita.

“La politica è assente, noi continueremo a manifestare per difendere il nostro ospedale. Molti reparti salva vita sono stati chiusi, vedi la rianimazione o la chirurgia. Da un’unità complessa siamo passati al un’unità semplice, vergogna. Diamo risposte ai cittadini, non solo di Canicattì ma anche dei paesi limitrofi. Solo promesse, oggi vogliamo risposte”, ha dichiarato il presidente del Comitato pro ospedale Castellano.

Irene Milisenda

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