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Caos appalti e le intercettazioni di Cuffaro, La Rocca Ruvolo: “Da ex presidente toni maschilisti inaccettabili”

Caos appalti e le intercettazioni di Cuffaro, La Rocca Ruvolo: “Da ex presidente toni maschilisti inaccettabili”
Totò Cuffaro, foto imagoeconomica

L’ex presidente della Regione e, ormai, ex segretario nazionale della Dc secondo quanto emerso dalle parole captate avrebbe pesantemente insultato il deputato di Forza Italia. Non si è fatta attendere la risposta. La solidarietà di La Vardera: “Profondo sdegno”

Non si fermano i dettagli sull’inchiesta sul caos appalti e nomine in Sicilia che ha visto la Procura di Palermo chiedere gli arresti domiciliari per 18 persone. Emergono nuovi dettagli sulle intercettazioni a Totò Cuffaro, uno dei nomi eccellenti che fa parte degli indagati di questo nuovo filone giudiziario.

L’ex presidente della Regione e, ormai, ex segretario nazionale della Dc secondo quanto emerso dalle parole captate avrebbe pesantemente insultato il deputato di Forza Italia all’Ars Margherita La Rocca Ruvolo. Ed è sempre più bufera su Cuffaro. La risposta dell’interessata non si è fatta attendere: “Ritengo doveroso intervenire dopo le parole pronunciate, seppur al telefono nelle intercettazioni che lo riguardano nell’indagine della Procura di Palermo, dall’ormai ex segretario della Dc Totò Cuffaro”.

La Rocca Ruvolo su intercettazioni Cuffaro: “Respingo con forza toni e terminologia usati nei miei confronti”

E sottolinea: “Intanto respingo con forza i toni e la terminologia utilizzata nei miei confronti in più contesti svelati dall’inchiesta, che mostrano un atteggiamento maschilista e arrogante con un linguaggio inaccettabile nei confronti di una donna che svolge il proprio ruolo istituzionale con impegno e dedizione. Come sempre, quando si deve attaccare una donna, l’insulto ‘sessista’ diventa normale, quasi un intercalare a cui purtroppo non si dà più peso perché siamo abituati a queste volgarità da postribolo”.

Il deputato forzista procede e analizza: “Insulti che non possono essere declinati al maschile, usati da chi, evidentemente, non capace di confrontarsi sui contenuti, pensa che dando a una donna certi appellativi possa svilirla nella sua dignità. La politica, né in pubblico né in privato, non può e non deve tollerare simili toni, che nulla hanno a che vedere con il confronto democratico”.

“Grave e fuori luogo il riferimento a mio marito”

La parlamentare aggiunge: “Trovo inoltre grave e fuori luogo il riferimento a mio marito, un medico serio e affermato con oltre quarant’anni di esperienza che non ha bisogno e non mai cercato incarichi, che ha sempre lavorato per la sanità pubblica, sicuramente in modo diverso da come facevano i protagonisti di questa indagine che, al di là dell’iter giudiziario che farà il suo corso nel rispetto del lavoro degli inquirenti e del diritto alla presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva, mostra un quadro di interessi opaco, una lobby affaristica che aveva smarrito il senso, o forse non lo aveva mai trovato, dell’interesse pubblico, soprattutto in ambito sanitario”.

E spiega: “Nel comunicato a cui si fa riferimento nelle intercettazioni, e successivamente nel mio intervento all’Ars mi sono limitata a esprimere il mio forte disappunto per le parole e l’atteggiamento del deputato Carmelo Pace che parlava in un’intervista di un ‘tavolo ristretto’ che decideva sulla sanità. Parole che già allora mi sembravano rivelare manovre poco chiare mentre si parlava di nomine di manager e riorganizzazione sanitaria. Un disappunto dettato dal rispetto delle istituzioni e dalla necessità di trasparenza in un settore che riguarda la vita e la salute di tutti. Un disappunto che a molti mesi di distanza sembra essere stato fondato e che oggi ancora di più mi convince delle mie posizioni, di allora e di oggi”.

Margherita La Rocca Ruvolo conclude: “Nonostante gli attacchi che mi sono arrivati da esponenti della Dc in più occasioni sia pubbliche che private rassicuro tutti che continuerò a svolgere il mio lavoro con la stessa linearità, trasparenza e determinazione di sempre, convinta che la politica debba essere luogo di idee, competenza e rispetto reciproco, non di insinuazioni, attacchi e offese personali”.

La solidarietà di La Vardera: “Cuffaro senza rispetto verso una donna”

Il deputato regionale e leader di Controcorrente, Ismaele La Vardera, interviene sulla vicenda con una nota in cui si dice “sconvolto da come Cuffaro ha definito la deputata Margherita La Rocca Ruvolo, secondo quanto riporta una intercettazione dei Ros”.

L’ex Iena prosegue: “Una bruttissima storia, la Ruvolo, infatti ha come unica ‘colpa’ quella di aver messo bocca sugli affari della sanità dell’ex segretario della Dc, Cuffaro. E l’ha fatto il 10 ottobre 2023, giornata in cui proprio io mi congratulai con la Ruvolo in un mio intervento in aula perché, nonostante la sua appartenenza alla maggioranza Schifani, ebbe il coraggio di associarsi alla mia denuncia rispetto allo strapotere di Cuffaro sulla sanità”.

“Profondo sdegno”

Il parlamentare regionale conclude: “Lo avevamo già capito quasi due anni fa e nell’informativa dei Ros fa specie leggere le parole usate nei confronti di una donna, di un deputato, di un sindaco che ha avuto l’onestà intellettuale di mettersi contro il sistema di un suo stesso alleato politico. Mi sento di esprimere solidarietà alla collega e profondo sdegno per un soggetto dal quale la Sicilia pretende delle scuse”.

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