Capitale della Cultura, Siracusa non vince ma non si ferma - QdS

Capitale della Cultura, Siracusa non vince ma non si ferma

Luigi Solarino

Capitale della Cultura, Siracusa non vince ma non si ferma

giovedì 17 Marzo 2022

Siracusa tra le dieci città finaliste, non è riuscita ad aggiudicarsi il titolo che è invece stato assegnato a Pesaro. Ma l’Amministrazione assicura: "Realizzeremo comunque i progetti del dossier"

SIRACUSA – La “Capitale italiana della cultura 2024” è Pesaro. Siracusa non è riuscita ad aggiudicarsi il prestigioso titolo che fino all’ultimo aveva sperato di poter vincere. Il capoluogo aretuseo era tra le dieci finaliste insieme a Pesaro, Ascoli Piceno, Chioggia, Grosseto, Mesagne, Sestri Levante con il Tigullio, Unione dei Comuni Paestum-Alto Cilento, Viareggio e Vicenza. La vittoria del capoluogo marchigiano è stata proclamata dal ministro dei Beni e delle Attività culturali, Dario Franceschini, nel corso della cerimonia che si è svolta presso la Sala “Giovanni Spadolini” del Collegio Romano del ministero della Cultura.

Alla cerimonia hanno preso parte i sindaci delle dieci città candidate e i componenti della giuria, presieduta da Silvia Calandrelli, che hanno avuto il non facile compito di assegnare il titolo di “Capitale italiana della cultura 2024”.

“La competizione virtuosa per la ‘Capitale italiana della cultura’ diventa sempre più appassionante e di qualità – ha dichiarato aprendo i lavori il ministro Franceschini – . Essere finalisti è un grande risultato frutto di una programmazione condivisa e di impostazione delle politiche culturali delle singole città”.

Subito dopo ha preso la parola la presidente Calandrelli che ha elogiato quanto fatto dalle dieci città candidate.

“Il lavoro da noi svolto non è stato dei più semplici – ha detto Silvia Calandrelli – . Abbiamo preso le decisioni sempre all’unanimità. Siamo passati dalle 23 candidature iniziali alle 10 città finaliste. Abbiamo valutato i dossier delle città candidate con il loro patrimonio di idee, energie e progetti culturali. Abbiamo fatto delle audizioni a distanza di studio e di analisi dei dossier in lungo ed in largo. Si è trattato di un vero e proprio giro d’Italia della cultura”.

“Arrivare tra le 10 finaliste è già un risultato straordinario – ha concluso la presidente della giuria – . Avete fatto un notevole sforzo coinvolgendo il territorio e spero che questo patrimonio non venga disperso. La città vincitrice è una sola ma le altre finaliste debbono essere tutte orgogliose del percorso fin qui svolto”.

Il commento del sindaco Italia e dell’assessore Granata

Alla cerimonia di proclamazione la città di Siracusa è stata rappresentata dal sindaco, Francesco Italia, e dall’assessore alla Cultura, Fabio Granata. “Nonostante questo risultato, oggi non si tratta della fine di una fase ma dell’inizio di un nuovo percorso per il raggiungimento degli obiettivi che ci siamo posti con la realizzazione dei progetti contenuti nel dossier della candidatura – hanno commentato i due amministratori – . Ci metteremo subito al lavoro assieme al Comitato promotore cittadino perché le idee emerse in questi mesi, come abbiamo sempre detto, sono un patrimonio della città che dobbiamo ben utilizzare, così come il metodo partecipativo e aperto fin qui utilizzato”.

“È un lavoro in evoluzione e che suscita interesse – hanno concluso Francesco Italia e Fabio Granata – , come dimostra il progetto integrativo del dossier presentato da Ortygia Business School, un’eccellenza cittadina che rafforza la nostra collocazione nel bacino del Mediterraneo in una prospettiva economica e culturale allo stesso tempo”.

Domani alle ore 11, coerentemente con questa impostazione, al salone “Paolo Borsellino” di Palazzo Vermexio, si terrà l’assemblea generale del Comitato. L’incontro, aperto alla stampa, servirà a raccontare le ulteriori tappe del progetto. In concomitanza, saranno pubblicati sul sito istituzionale del Comune sia l’intero dossier della candidatura che il video e lo spot su “Siracusa, Città d’Acqua e di Luce” realizzati dal regista Gabriele Vinci.

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