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Dal Pentagono, l’Isis è “senza leader”, ma resta una minaccia

Il portavoce del Pentagono John Kirby ha dichiarato che l’Isis è rimasto “senza leader” dopo un raid statunitense durante il quale Abu Ibrahim al-Hashimi al-Qurayshi si è fatto esplodere insieme con tre membri della sua famiglia.

“Sono senza leader oggi e questo è un duro colpo. Questo non è qualcosa che crediamo l’Isis sarà in grado di superare molto rapidamente e facilmente”.

Mentre si infligge un “colpo significativo” allo Stato islamico, Kirby aggiunge che l’Isis resta comunque “una minaccia e nessuno qui ha fatto il giro d’onore” per festeggiare la vittoria. Il portavoce del Pentagono poi aggiunge: “Voglio ricordare che sono ancora una minaccia e nessuno ha fatto un giro d’onore qui”.

L’operazione

Le forze speciali statunitensi – una cinquantina di uomini – sono piombate nel nascondiglio siriano in un raid notturno in elicottero “incredibilmente impegnativo”, secondo il presidente Usa Joe Biden, che dalla Roosevelt Room della Casa Bianca, ha spiegato che all’interno della casa c’erano “famiglie, compresi bambini”.

“E mentre le azioni codarde di Haji Abdullah (noto anche come al-Qurayshi) e di un piccolo numero di suoi seguaci hanno provocato la morte, la tragica morte di almeno tre civili innocenti, gli sforzi delle nostre forze sono riusciti a proteggere più di 10 donne, bambini e neonati”.

Ma l‘Isis resta una minaccia che vuole ricostituire la sua forza, vuole continuare ad attaccare, uccidere, mutilare e terrorizzare, ha spiegato Kirby.