L’Italia festeggia il Capodanno e l’ingresso del 2023, ma c’è chi continua a lavorare anche durante ai festeggiamenti per il benessere collettivo: i vigili del fuoco hanno effettuato ben 646 interventi nel corso della “notte più lunga dell’anno”, 31 dei quali in Sicilia.
Ecco il bilancio complessivo, che ha visto gli interventi in leggero aumento rispetto al 2021 (probabilmente per effetto dell’allentamento delle restrizioni dovute al Covid e alla ripresa dei festeggiamenti di Capodanno).
Sono stati 646 gli interventi dei vigili del fuoco nel corso della notte tra il 31 dicembre e l’1 gennaio per incendi riconducibili ai festeggiamenti di Capodanno, in leggero aumento rispetto allo scorso anno, quando furono 558. “Molti interventi hanno riguardato incendi di cassonetti, alcune auto parcheggiate in strada”, spiegano i vigili del fuoco nel loro comunicato ufficiale.
Il numero maggiore in Emilia Romagna, dove nella notte di Capodanno si sono registrati ben 96 interventi. Gli altri interventi sono stati in Piemonte (50), Lombardia (47), Veneto e Trentino Alto Adige (71), Friuli Venezia Giulia (16), Liguria (45), Toscana (45), Marche (13), Umbria (5), Lazio (52), Abruzzo (6), Molise (7), Campania (57), Calabria (4), Puglia (75), Sicilia (31), Sardegna (26). Nessun intervento, invece, in Basilicata.
L’incidente più grave a Palermo, dove un bambino per colpa dello scoppio ravvicinato di un petardo rischia di perdere una mano. La notizia dettagliata cliccando qui
Gli interventi dei vigili del fuoco non si sono limitati al Capodanno 2023. Nel corso dell’anno appena trascorso, i pompieri hanno affrontato emergenze climatiche e sociali e sono entrati in azione in caso di incidenti, maxi-incendi e operazioni di soccorso varie.
Nel corso dell’anno gli interventi di soccorso in Italia sono stati 791.505, una media di 2.200 al giorno. Un dato in aumento rispetto al 2021, in cui gli interventi erano stati 727.780. La Sicilia registra il maggior numero di interventi (78.756) dopo la Lombardia (82.603). Seguono: Lazio (74.676), Campania (66.426), Emilia Romagna (64.589), Toscana (60.063), Piemonte (57.837). Puglia (47.662), Veneto e Trentino Alto Adige (44.165), Calabria (34.702), Marche (33.998), Sardegna (30.383), Liguria (30.309), Abruzzo (22.909), Friuli Venezia Giulia (22.400), Umbria (20.926), Basilicata (10.563) e Molise (8.538).
Dei 791.505 interventi, 195.224 hanno riguardato incendi ed esplosioni, 165.559 soccorsi e salvataggi, 49.028 dissesti statici e 41.697 incidenti stradali.
A Catania, a causa dei botti, si sono registrati sei feriti. Due sono stati colpiti dallo scoppio dei petardi al volto, tre alle mani e uno al ginocchio. I soggetti sono stati curati negli ospedali cittadini. Un bambino di 11 anni si trova ricoverato nel reparto di Chirurgia Plastica dell’ospedale Cannizzaro di Catania per l’esplosione di un petardo che ha causato una ferita lacerocontusa alla mano sinistra, con un dito malmesso.
Giovani feriti anche a Messina. Un ragazzo ha raccolto un petardo inesploso sul balcone di casa e ha rimediato una ferita alla mano, mentre altri tre giovani sono stati medicati in ospedale e successivamente dimessi. Feriti si registrano anche a Siracusa e Palermo.
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