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Capodanno: produttori fuochi d’artificio “Ripresa post pandemia, ordinanze sindaci non aiutano”

Capodanno: produttori fuochi d’artificio “Ripresa post pandemia, ordinanze sindaci non aiutano”

“Contrastare i produttori di botti illegali, non chi produce giochi pirotecnici nel rispetto delle regole”, scrive l’associazione pirotecnici

Stiamo vivendo una crisi come accade un po’ a tutti i settori, dovuta al momento storico. Siamo nella fase di ripresa post covid, ma molto lenta, anche perché i risparmi delle persone sono destinati ad altro, certo non ai fuochi d’artificio: c’è un piccolo innalzamento delle vendite in questo periodo, incidono le giornate di festa e l’avvicinarsi soprattutto del Capodanno”. E’ quanto afferma all’Adnkronos Nobile Viviano, presidente dell’Associazione Pirotecnica Italiana (Asspi) in merito alla situazione delle vendite dei fuochi d’artificio. “C’è da sottolineare che abbiamo avuto a causa della pandemia due anni di fermo totale, stiamo uscendo con difficoltà da un calo di fatturato dell’80%, e le aziende della filiera non hanno le disponibilità di una volta, anche perché c’é carenza di materie prime, che per questo settore provengono dalla Cina dove la capacità di produzione è calata notevolente vista la situazione attuale. E soprattutto -prosegue Nobile Viviano- sono aumentati i costi, tanto da far aumentare il prezzo del prodotto del 30-40% in più rispetto allo scorso anno: aumentano le materie prime, aumentano i trasporti e quindi aumenta anche il prezzo del prodotto sul mercato”.

Le ordinanze dei sindaci

Alla crisi per il momento storico si devono aggiungere le ordinanze dei sindaci, che tra l’altro il Tar del Lazio e quello della Lombardia hanno dichiarato illegittime: non si può vietare la vendita dei fuochi d’artificio senza fare un giusto distinguo. I sindaci intendono contrastare la vendita dei botti illegali, che sono pericolosissimi, ma con i divieti non si colpiscono i produttori illegali, che continuano a vendere, bensì noi che produciamo fuochi nel rispetto delle regole e delle norme vigenti. I nostri prodotti sono sottoposti a test molto rigidi per qualità e sicurezza. E per noi -osserva- c’è anche un danno di immagine, perché quando il primo di gennaio si vanno a contare i feriti non si fanno distinzioni tra fuochi legali, certificati e non: si fa di tutta l’erba un fascio”.

I giochi pirotecnici vanno maneggiati con cura

“I giochi pirotecnici, anche quelli più innocui come le stelline, vanno comunque maneggiati con cura, secondo le istruzioni sulla confezione – sottolinea ancora Nobile Viviano – perchè possono diventare pericolosi se non utilizzati con la dovuta attenzione. E questo vale anche per la tutela degli animali e dell’ambiente: vanno maneggiati in sicurezza, senza fare del male agli animali e rispettando l’ambiente una volta usati. Credo che serva un confronto tra le diverse parti interessate al problema per carcare di comprendere che non siamo noi a provocare feriti, a spaventare cani o gatti o a inquinare”.